Eighty Nine – Recensione

Un’allegoria del rapporto tra creatore e creatura

 

Una delle ragioni per le quali i manga hanno più successo dei fumetti occidentali risiede nella loro libertà di affrontare qualsiasi tema, senza essere troppo condizionati da inutili sovrastrutture, come dall’ideologia e/o il political correctness che condiziona le sceneggiature di fumetti, film e fiction. Del resto abbiamo già affrontato, almeno in parte, questo argomento nell’articolo Perché i manga vendono di più?, scritto da Angelo Borzillo. Molti di noi, per quanto siano affezionati lettori di DC ComicsMarvel ComicsSergio Bonelli, fumetti francesi e quant’altro, finiscono per commuoversi più di frequente davanti alle pagine di un manga o di una light novel. L’intimismo e la libertà artistica dei mangaka permette una maggiore immersione e una qualità della storia che spesso non riscontriamo nelle opere occidentali.

 

I manga italiani

 

Eighty Nine, copertina

Eighty Nine è in mix di generi (commedia, fantastico e mistero), dove disegno e realtà si alternano o si fondono, in un alone di mistero che cela le vere intenzioni dei personaggi

 

Nascono così i manga italiani: tanti nuovi autori, essendo assidui lettori delle opere del paese del sol levante, prediligono il linguaggio del manga e la libertà dello stile giapponese. Naturalmente, non sempre i manga italiani sono all’altezza di ciò che si prefiggono: creare opere che raggiungano pienamente il linguaggio del fumetto giapponese. Ma esistono anche autori che, invece, riescono davvero a produrre manga italiani di notevole qualità. E uno di questi manga è Eighty Nine: splendidamente disegnato e pieno di umorismo che ricorda le opere giapponesi. L’autrice è Lexy Mako che ha lavorato per Shockdom e Kasaobake.

 

La pagina per acquistarlo la trovate QUI.

 

Autore e opera o creatore e creatura?

 

eigthy nine, vol 1, pag. 35

Una tavola del primo volume

Eighty Nine è un disegno portato in vita da uno strano personaggio chiamato il “Disegnatore”. Eccezion fatta per coda e orecchie, Eighty Nine è in tutto e per tutto una ragazza, rinchiusa in un mondo fatto di “carta” e “scarabocchi” pubblicati su di un sito web. Il Disegnatore è un misterioso personaggio che ha schiavizzato la povera Eighty Nine per ragioni non immediatamente comprensibili. Oltre a essere la mascotte del sito, Eighty Nine è anche la vera autrice di ogni disegno pubblicato. Tutto questo al fine di rendere il Disegnatore ricco e famoso con il minimo sforzo. Eighty Nine dovrà rapportarsi non solo con gli strambi personaggi che la circondano. Ossia, mobili e indumenti a cui ha dato vita l’eccentrico Disegnatore nel mondo a scarabocchi. Ma dovrà affrontare misteri di vario genere legati sia al luogo dove si trova che al passato di tutti i personaggi che compariranno progressivamente nel corso della storia.

 

Tuttavia, il mistero più grande resta ciò che lega davvero la protagonista con il suo ‘creatore’.

 

Il misterioso legame tra il Disegnatore ed Eighty Nine

 

Eighty Nine, protagonisti

Un rapporto misterioso tra i due personaggi principali, che aumenta l’interesse per la narrazione

 

Tuttavia, già dal primo volume è possibile accorgersi che Eighty Nine e il suo strambo creatore rappresentino molto più di quello che appaino all’inizio. Nel volume 1 ci si interroga molto sul rapporto tra i personaggi principali. Il Disegnatore non condivide con Eighty Nine il suo grande piano. Anzi, pretende, a modo suo, un “atto di fede” forzato. Tanto che la nostra protagonista finisce per odiarlo e per ribellarsi a lui a più riprese. Per certi versi notiamo un’analogia con opere come Frankenstein. Leterno dilemma del rapporto tra Creatore e creatura. Dall’altra parte ci si interroga anche sulle ragioni che inducono il Disegnatore a tenere nascoste molte cose alla protagonista, aumentato così la suspense. I numerosi misteri che ruotano intorno a questo personaggio saranno approfonditi nel volume 2 e 3. Invece alcune spiegazioni giungono inaspettatamente, mostrando come dietro alcuni “misteri” altro non siano che banali fraintendimenti che strappano davvero una risata quando meno ce lo si aspetta. Al di là di tutto Eighty Nine è una commedia esilarante e demenziale, dove si ride molto.

 

Quando il successo è solo un pretesto per qualcosa di molto più importante

 

 Eighty Nine, Marcoe Amber

Come ogni manga che si rispetti, le relazioni tra i personaggi sono ben enfatizzate

Marco, il vero nome del Disegnatore, è molto legato alla sorella Amber che riveste un ruolo materno. I due cercano l’amore presente in un clima familiare che non hanno mai avuto durante l’infanzia. Alla fine, usando i suoi misteriosi poteri, Marco stesso decide di fare anche lui il genitore con qualcuno, creando una figlia, a immagine e somiglianza dei membri della sua famiglia. Per amarla e accudirla, come la sorella faceva con lui. Questo è il vero tema dove la narrazione si sofferma, rendendo il primo volume, per quanto godibilissimo, soltanto unintroduzione alla vera storia di Eighty Nine.

 

Così se il volume 1 appare molto incentrato sul rapporto tra i due protagonisti e i tanti misteri che li riguardano, capitolo dopo capitolo la storia si fa più corale e complessa. Si aggiungono altri personaggi, per preparare una narrazione di tre volumi. Si comprendono le motivazioni di Marco e anche i comportamenti, apparentemente detestabili, che ha nei confronti di Eighty Nine. E sono messi in luce da una realtà familiare molto più complessa e per nulla idillica. Proprio come ogni manga che si rispetti, Eighty Nine alterna con grande equilibrio momenti comici a scene decisamente più serie o profonde. In questo il talento dell’autrice ci fa capire la sua natura otaku!

 

Conclusione

 

Eighty Nine, vol 3 cover

La cover del volume III

Eighty Nine offre moltissimi spunti su cui riflettere, diverte molto. Lo stile e la narrazione sembrano davvero quelle di un classico manga. I personaggi principali sono caratterizzati bene. Ma anche alcuni personaggi secondari, come gli abitanti del mondo di “scarabocchi”, si rivelano esilaranti. I disegni sono notevoli, tanto da farlo sembrare un manga a tutti gli effetti.

 

La storia cambia di tono e complessità nel corso dei tre volumi, ma questo non è un difetto. Anzi, avrebbe meritato una narrazione a più ampio respiro.

 

Nel complesso si tratta di unopera impeccabile, che raccomandiamo a tutti coloro che vorranno provare addentarsi nel mondo dei manga italiani. Lexy Mako offre anche dialoghi ben scritti, degni di una commedia in stile manga. Dunque, da parte nostra, è un’opera promossa a pieni voti! ★★★★★

Lascia un commento

Privacy Policy Termini e Condizioni