Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond

Galadriel, Celebrimbor e il suocero di Elrond

Gli Anelli del Potere: se i trailer conquistano alcune scelte d’età e l’assenza di un personaggio si fanno notare per l’incoerenza

 

Sì, il trailer definitivo de Gli Anelli del Potere svelato alla San Diego Comic-Con, assieme alle immagini e clip che continuano a uscire, hanno esaltato il pubblico e l’attesa verso la serie Amazon Prime ispirata alle opere di J.R.R.Tolkien. Pure alcuni elementi del poco visto finora continuano a non convincere del tutto quella fetta di pubblico che ben conosce le opere del professore di Oxford. Ad esempio dell’età di alcuni personaggi come Galadriel e Celebrimbor, e l’assenza del futuro suocero di Elrond. Personaggio, per certi versi secondario, ma assolutamente fondamentale per gli alberi genealogici della Terra di Mezzo.

 

Ci siamo già occupati degli elementi innovativi introdotti dagli showrunner della serie, ovvero Arondir su cui abbiamo già realizzato un approfondimento. E abbiamo fatto notare alcune incongruenze nelle interviste agli sceneggiatori e al cast che facevano trasparire una scarsa comprensione dell’opera tolkienana (la questione che l’amore tra elfi e uomini sarebbe stato un tabù…). Stavolta ci concentreremo solo sugli elementi direttamente “tolkieniani” della serie Gli anelli del potere. Per dirla come gli showrunner nell’intervista alla Comic-Con, siamo andati direttamente alla Sorgente!

 

La Galadriel di Morfydd Clark

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond, le due attrici

Molti sperano che la Galadriel di Morfydd Clark sia all’altezza di quella Cate Blanchett

 

Se cè uninterprete che per il momento ha convinto tutti, quella è Morfydd Clark, lattrice scelta per Galadriel. Personaggio che ha guadagnato spazio crescente nei trailer e nelle clip promozionali. E che ha saputo imporre la giusta fisicità al personaggio di Galadriel. E nonostante Morfydd Clark sia più minuta di Cate Blanchett, la Galadriel nella trilogia jacksoniana (l’attrice gallese è più bassa di una decina di centimetri rispetto alla star australiana).

 

Si insiste sulla “fisicità” e la “prestanza” di Galadriel per un doppio motivo. L’elfa fu chiamata dalla madre nella lingua elfica quenya Nerwen, in quanto alta e forte come un uomo. Elemento su cui molto si insiste per motivare la rappresentazione di Galadriel nella serie. Ne Gli Anelli del Potere vedremo la regina elfica in armatura, pronta a saltare come un’acrobata coperta di corrazza, e soprattutto, a menare come un fabbro (fabbro elfico s’intende ).

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond, Alberi di Valinor

Galadriel che salta/viene lanciata sulla spada di un sottoposto, nemmeno Legolas aveva osato tanto

 

Ma mettiamo un attimo da parte le considerazione la Galadriel shieldmaiden in armatura e ragioniamo di Galadriel in relazione agli altri personaggi di Tolkien e al loro casting.

 

Gli Anni degli Alberi e l’età di un elfa

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond, Alberi di Valinor

Per un numero incalcolabile di ere del mondo di Arda, il tempo fu scandito dalla luce degli Alberi di Valinor. La distruzione di tali Sacri Alberi da parte di Morgoth diede inizio alla Prima Era della Terra di Mezzo. Gli Elfi della Terra di Mezzo sono capaci di vedere al buio, perché in principio furono creati per la Notte che copriva parte di Arda

 

Galadriel nasce nell’Anno degli Alberi 1362. Gli anni degli Alberi sono l’ultima fase di quella che potremmo definire l’“Era Zero” del mondo di Arda, in cui l’illuminazione del mondo (e lo scandire del giorno) dipendevano dagli alberi Telperion e Laurelin che saranno distrutti da Morgoth e Ungolianth. Epoca che verrà accennata nei primi episodi de Gli Anelli del Potere, i due alberi fanno infatti bella mostra di sè nei trailer.

 

Galadriel è figlia di Eärwen e Finarfin, questi è l’ultimogenito di Finwë, primo Re dei Noldor. Ovvero Galadriel ha come zio Fëanor.

 

Perché insistere su questi dettagli? Perché le genealogie elfiche ancorché apparentemente un dettaglio secondario delle appendici, realizzano il complesso sistema di relazioni immaginato da Tolkien. Sebbene non sia un dettaglio immediatamente visibile o esplicito, chi conosce Tolkien sa che c’è questo sistema di relazioni. E giocoforza il fatto che ci siano cugini, figli di cugini, zii, figlie, generi e suoceri è parte di quell’immaginario.

 

L’occhio del fan

 

Le genealogie sono un dettaglio inconscio del fruitore delle opere di Tolkien. Presente nelle appendici de Il Signore degli Anelli, ed esplicitate ne Il Silmarillion nella sua versione quasi definitiva. E descritto in tutte le sue iterazioni e, anche contraddizioni, in quella raccolta di appunti “work in progress” che è La storia della Terra Mezzo curata dal figlio Christopher.

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond, Galadriel in armatura

La Galadriel di Morfydd Clark nell’immagine promozionale della copertina di Empire. Al netto dell’armatura una postura ben lontana dall’immaginario tolkieniano, ma il dettaglio a stonare è la spada, con l’impugnatura lunga oltre ogni ragionevolezza

 

Nell’occhio del fan sono tutti quegli elementi latenti che portano a realizzare che il trailer non convinca del tutto. Certo anche nella trilogia di Peter Jackson c’erano moltissimi elementi apocrifi, anche in aperta contraddizione con Il Signore degli Anelli cartaceo. Ma, nell’insieme, le atmosfere e la maggior parte dei dettagli erano piuttosto fedeli all’universo tolkieniano.

 

 

Jackson e le sue libertà

 

Rapidamente potremmo dire che il personaggio di Glorfindel è di fatto unificato in Arwen (è lei che salva gli Hobbit dai Nazgûl). E Glorfindel era uno degli elfi sopravvisuti alla caduta di Gondolin, non un nome tra i tanti. Aragorn nel libro è eufemisticamente “molto più brizzolato” di Viggo Mortesen. Legolas non è così power player con tutte le sue acrobazie impossibili. Né Gimli così rozzo. O gli Elfi di Lohtlorien che arrivano alla battaglia del Fosso di Helm. Allo stesso modo ne Il ritorno del re cartaceo la famosa frase “Cavalcate ora per la rovina e la fine del mondo” è pronunciata da Éomer. Mentre nel film è incluso nel discorso di Re Théoden. O, peggio, la Bocca di Sauron che viene presto decapitata da Aragorn nell’edizione estesa del film. Mentre nel libro è rispettato il suo ruolo di ambasciatore.

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond, Elfi al Fosso di Helm

Non c’erano gli Elfi al fosso di Helm, ma la sequenza realizzata di Peter Jackson ha un tale livello di epicità che in genere si passa sopra alla libertà presa dal regista…

 

Libertà che all’epoca pure destarono più di un sopracciglio alzato, ma che nel complesso i più accettarono in quello che era il sense of wonder dell’epopea di Jackson. Un’epoea che aveva accettato i suoi limiti e che allo stesso modo aveva gettato il cuore oltre l’ostacolo. Ed erano elementi che non saltavano all’occhio fin dal trailer.

 

Il fandom c’era ancora prima dei social

 

Invece nella comunicazione de Gli Anelli del Potere si insiste sempre sul “go back to the source“, il ritornare a Tolkien. Apporto della Tolkien Society incluso. Si insiste sul fatto che tutte le libertà sono state prese là dove Tolkien non aveva descritto con esattezza un elemento, oppure ispirate a considerazioni delle sue lettere.

Pure quando il fan che conosce l’opera di Tolkien alza un sopracciglio di fronte a queste libertà, e fa le sue considerazioni, scatta l’accusa delfandom tossico“. E magari si da la colpa ai Social. Dimenticando che i fan sono sempre stati esigenti, anche in tempi in cui esprimere il proprio parere non c’erano smartphone. E non era così semplice come mandare un messaggio sui social. Serviva carta, calamaio, un francobollo e recarsi alle poste. Il primo esempio di fandom e, giocoforza di fandom tossico avendo sommerso di lettere periodici e giornali fu con Sherlock Holmes e Arthur Conan Doyle. Nel 1893 pubblicò The Final Problem dove Holmes moriva combattendo contro Moriarty. Il periodico The Strand Magazine perse 20.000 abbonati, e sia il giornale che Doyle furono sommersi di lettere di protesta.

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond, Holmes

Il classico Sherlock Holmes dell’attore Basil Rathbone. Con Sherlock Holmes nasce il fandom moderno, e la prima rottura tra l’autore, Arthur Conan Doyle, e i fan, arrabbiatissimi per la scelta dell’autore uccidere Sherlock Holmes. Nonostante non ci fossero ancora i Social, e per protestare bisognasse vergare lettere col calamaio da inviare alla posta, in un certo senso fu la prima “campagna social” della storia. Incluse disdette in massa degli abbonati.

 

E alla fine “per colpa del”/“grazie al“ fandom Doyle fu costretto a far risorgere l’amato investigatore. Otto anni dopo tornò dalla “morte” con quel capolavoro che è Il mastino dei Baskerville.

 

L’età di Galadriel

 

Ecco perché l’età di Galadriel, o meglio l’età apparente della sua interprete in relazione agli altri personaggi è un dettaglio che all’occhio dell’appassionato può stonare. Ovvio che gli elfi di Tolkien siano personaggi di fantasia immortali. Naturale che la Galadriel della Seconda Era (periodo in cui si svolgono Gli Anelli del Potere) sembri2 più giovane che nella Terza Era (il periodo in cui si svolge Il signore degli anelli).

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond, guerriera vichinga

La prima immagine della Galadriel di Morfydd Clark per il “First Look” della rivista Vanity Fair. Più che dalla Seconda era tolkieniana, la Galadriel in armatura sembra uscita da un film di Michael Bay, regista noto per non lesinare mai le esplosioni…

 

Ma rimane il fatto che l’età di Galadriel interpretata da Morfydd Clark dovrebbe porsi in corretta relazione con gli altri personaggi tolkieniani de Gli Anelli del Potere. E in questo riesce correttamente solo in un caso su tre. XD

 

Elrond mezzelfo, un ragazzino

 

Riesce solo nel caso di Elrond, nato a Prima Era inoltrata. Elrond è interpretato dal quasi trentenne Robert Aramayo (che ne dimostra anche meno). A differenza della Clark la cui Galadriel si ricollega idealmente a quella di Cate Blanchett, l’Elrond di Aramayo si allontana molto da quello di Hugo Weawing. Una scelta che non ha convinto tutti, complice anche la pettinatura cotonata anni 70 che condivide con Celebrimbor.

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond, l'età degli Elfi

L’Elrond di Robert Aramayo, e il più filologico (dal punto di vista dei libri di Tolkien) Elrond i Hugo Weaving

 

Ma limiatoci all’aspetto dell’età degli intepreti. Il rapporto di età tra Galadriel e Elrond dal trailer sembra funzionare. C’è anche il passaggio nel teaser trailer dove Galadriel correttamente rinfaccia ad Elrond di averne viste di cose, d’altronde lei è in giro dalla Prima era!

 

Gil-galad, appena più vecchio di Elrond

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond, Gi-galad

Il Gil-galad di Benjamin Walker. Gil-galad è figlio di Orodreth. Galadriel sarebbe quindi la sorella del nonno di Gil-galad

 

Ma appena allarghiamo il campo, le scelte di casting de Gli Anelli del Potere cozzano con quelle che sono le “sorgenti della storia” tolkieniana. Nella Seconda Era in cui sono ambientati Gli Anelli del Potere Galadriel pur non avendo ancora il ruolo di leader che avrà nella Terza Era, è tra gli elfi più anziani in circolazione!

 

E nella Seconda Era il Re supremo dei Noldor, la stirpe elfica a cui appartiene Galadriel, è Gil-galad, questi è molto più giovane di Galadriel. Gil-galad è praticamente un coetaneo di Elrond, essendo più vecchio del mezzelfo di appena un secolo!

 

Il praticamente coetaneo di Elrond Gil-galad è interpretato da Benjamin Walker. Walker appena quarantenne, e si incomincia a notare la differenza con Galadriel. Che ripetiamo è molto più “vecchia” di Gil-galad: Gil-galad è il nipote di Angrod, fratello di Galadriel. Insomma Galadriel è la vecchia zia di Gil-galad

 

Celebrimbor pronto per la pensione

 

L’assurdo si arriva con Celebrimbor, il forgiatore degli anelli. Interpretato dal cinquantaduenne Charles Edwards, sarebbe in realtà un coetaneo di Galadriel! Forse anche di qualche anno più giovane della nostra elfa! E Celembrimbor, in una delle versioni raccontate nei Racconti incompiuti si innamorò di Galadriel! Ma un Elfo, eternamente giovane, non può avere i tratti di un uomo di cinquantaduenne!

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond, vecchi elfi

A destra Celebrimbor interpretato da Charles Edwards, a sinistra il leggendario pianista Liberace (1919 – 1987). Diversi appassionati hanno scherzosamente fatto notare come le cotonatissime pettinature sfoggiate da Celebrimbor ed Elrond ne Gli Anelli del Potere, ricordano molto il look reso popolare negli anni ’60 e ’70 proprio da Liberace

 

Certo la genesi di Celembrimbor è piuttosto variegata, Tolkien ci tornerà più volte, anche con diverse varianti. Nella versione de Il Silmarillion rende Celembrimbor discendente di Fëanor, come figlio del suo ultimogenito Curufin (insomma figlio di un cugino di Galadriel).

 

Ma indipendentemente dalla versione, Tolkien introduce Celembrimbor come personaggio fondamentale della Seconda Era, e se anche la sua origine può essere fatta risalire agli anni degli alberi, è un personaggio di cui, a differenza di Galadriel, non abbiamo traccia.

 

La giovane donna contro gli elfi maschi bianchi over quaranta

 

Che senso ha trasformare l’elfo artigiano Celembrimbor in un elfo di mezz’età?

Uno tra i personaggi fondamentali della serie Amazon: il titolo è Gli Anelli del Potere e Celembrimbor è colui che forgerà i tre anelli elfici. Gli unici liberi dall’influenza di Sauron, ma comunque realizzati grazie alle conoscenze fornite da Sauron nelle vesti di Annatar.

 

La sensazione che si ha nel vedere l’ensemble di personaggi porta, purtroppo, a una brutta conclusione. Certo non abbiamo ancora visto la serie, ed è inutile fasciarsi la testa prima, ma sembra che ci stiamo inoltrando verso la china: giovane donna contro maschi di potere più o meno di mezza età.

 

Ovvero tutto il contrario di quanto dichiarato dagli showrunner nella già citata intervista a a Total Film:

 

«Era molto importante che ciò che stavamo creando non fosse un’allegoria. Non stava commentando eventi storici del suo tempo o di un altro tempo. Non stava cercando di trasmettere un messaggio che parlasse di politica contemporanea. Voleva creare un mythos senza tempo, che fosse applicabile – questa era la sua parola, “applicabile” – in tutti i tempi. “Ogni singola scelta che abbiamo fatto in ogni momento della realizzazione di questo show è stata quella di essere fedeli a questa aspirazione, perché è quello che vogliamo come spettatori. Non vogliamo adattare il materiale in un modo che possa sembrare datato. Aspiriamo a essere senza tempo.»

 

Tra strizzate d’occhio ai fan e la negazione del materiale di partenza

 

Si gioca su un doppio binario. Da un lato si introduce la Galadriel de Gli Anelli del Potere su un ghiacciaio. Immediato riferimento ideale alla traversata del passaggio sui ghiacchi dell’Helcaraxë descritta ne Il Silmarillion, traversata in cui il ruolo di animatrice di Galadriel fu fondamentale.

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond

Una delle prime immagini di Galadriel nel primo teaser de Gli Anelli del Potere che rimanda idealmente all’attraversamento dell’Helcaraxë 

 

Dall’altro si trasla lapparenza di buona parte degli elfi di rango della Seconda Era, rendendoli più vecchie umani della stessa Galadriel. Elemento di cui non si sentirebbe il bisogno (tanto gli Elfi sono immortali… cioè, eternamente giovani!), e che non aggiunge nulla all’epicità di un personaggio come quello di Galadriel. E al suo ruolo in relazione alla Terra di Mezzo.

 

A meno di non voler insistere proprio sui “maschi bianchi di mezza età” contro cui scagliarsi… XD

 

La scomparsa del suocero di Elrond

 

Altro elemento che fa propendere per questa tesi è la probabile assenza in questa prima stagione di un elfo che Galadriel frequenterebbe da un pezzo, praticamente dall’inizio della Prima era! Ovvero Celeborn, il marito di Galadriel.

 

Eh già, Galadriel arrivata nella Terra di Mezzo dopo la traversata dell’Helcaraxë, e stabilitasi nel reame di Thingol, inizia a frequentare fin da subito Celeborn. Elfo con il quale Galadriel avrà anche una figlia, Celebrían, nata nellanno 300 della Seconda Era.

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond, coppia

Celeborn e Galadriel nella trilogia di Peter Jackson. I due si frequentano dagli inizi della Prima Era, e hanno anche una figlia. Che succederà ne Gli Anelli del Potere?

 

Quindi al tempo delle vicende della Seconda era Galadriel era non solo donna sposata, ma anche madre. Ma ovviamente l’ipotesi che una shieldmaiden in armatura si scorazzasse (in quipaggiamento da battaglia) una ragazzina elfica (che tra qualche millennio nel futuro, all’inizio della Terza Era, avrebbe sposato Elrond) non è stata nemmeno preso in considerazione.

 

Pure l’opzione di Galadriel “madre single” sarebbe stata abbastanza moderna per gli showrunner, e quasi filologica. Visto che per almeno un periodo Galadriel e Celebrían vissero separati da Celeborn, avendo Galadriel anche attraversato Khazad-dûm e collaborato con i Nani. Nani non molto amati da Celeborn.

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond, Galadriel regina

Galadriel inconorata da Gil-galad nel trailer de Gli Anelli del Potere. Sono presenti altri elfi, tutti con corone d’alloro dorate, appare quindi poco probabile che l’immagine si riferisca ad un’eventuale incoronazione di Galadriel e Celeborn

Finding Celeborn?

 

Si dirà, ma sono previste 5 stagioni. Ci sarà tutto il tempo per rettificare le genealogie e le linee temporali. E consentire a Galadriel di poter diventare la nonna di Arwen.

 

O magari tutte le avventure di cui sarà protagonista Galadriel in armatura e che abbiamo visto nel trailer saranno non alla ricerca di Sauron, ma serviranno a scoprire che fine ha fatto il marito…

 

Oppure come suggerisce il molto polemico Youtuber Nerdrotic, il povero Celeborn è morto da un pezzo. E quindi avremo una Galadriel vedova… XD

 

Anche in una recente intervista Morfydd Clark, alla domanda diretta “Dov’è Celeborn” è rimasta piuttosto evasiva, rispondendo: “Non posso dirlo, ma ci sono cinque stagioni dello show”.

Linee temporale non solo compresse, forse invertite

 

Dettagli, si dirà. D’altronde le linee temporali della serie televisiva sono estremamente compresse (anche se ormai è dimostrato che le serie antologiche in cui episodi o stagioni non sono strettamente consecutive o in relazione possono avere largo successo) per necessità tecniche.

 

In realtà più che “compresse” sembrano proprio invertite. Dai trailer è evidente che Akallabêth, la caduta di Númenor avrà un ruolo centrale, e verrà anticipata rispetto alla creazione degli Anelli del Potere.

 

Infatti dal punto di vista de Il Silmarillion la caduta di Númenor è successiva agli Anelli del Potere di più di 1.500 anni della Seconda Era. Sauron nella forma di Annatar, il signore dei doni, compare nella Terra di Mezzo intorno all’anno 1.200, e gli Anelli del Poetere verranno forgiati tra il 1.500 e il 1.600. Sauron sarà poi sconfitto nell’anno 1.701 nella battaglia del Gwathló in cui uniranno le forze di Elfi, Uomini e Nani.

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond, old

L’Ar-Pharazôn di Trystan Gravelle. La sua vicenda ne Il Silmarillion si svolgerebbe 1.500 anni dopo quella degli Anelli del Potere

 

Mentre Sauron arriverà a Númenor, corrompendo Ar-Pharazôn e instituendo il culto di Melkor dopo l’anno 3.200. Probabile quindi che nella serie vedremo Sauron – Annatar complottare su più fronti contemporaneamente. E forse invertendo l’Akallabêth con la forgia degli Anelli del potere.

 

Scelte televisive che possono avere una giustificazione dal punto di vista del grande pubblico e per mantenere altro il ritmo della narrazione.

 

L’insistere sulle radici profonde dai libri di Tolkien

 

Galadriel Celebrimbor e il suocero di Elrond, Rifugio Oscuro

Un vero peccato, perché alcuni ambientazioni viste nei trailer del telefilm Amazon Prime sembrano promettere bene… Ma purtroppo i soli effetti speciali non bastano a salvare una serie televisiva

 

Abbiamo così elementi della storia della Seconda Era che sono chiaramente riarrangiati per scopi narrativi e televisivi, come l’Akallabêth e la creazione degli anelli. Altri che invece rappresentano un puro arbitrio degli showrunner, come l’età di Galadriel in relazione a personaggi come Celebrimbor. Sperando di non essere accusati di ageism, la discriminazione basata sull’età, è evidente che gli spunti forniti dalle prime immagini dei trailer e dei poster vanno in aperta contraddizione con l’opera di Tolkien.

 

In contraddizione anche quando si parla degli elementi che sembrerebbero direttamente trasposti dai libri. E mentre gli showrunneri continuano a ribadire che la loro Gli anelli del potere non è “vagamente ispirata” a Tolkien. Bensì sia profondamente connessa con l’opera, come ribadito nell’ultima intervista di Patrick McKay a The Hollywood Reporter:

 

«”Voglio solo tornare sul “vagamente collegato”. Non la pensiamo così. Sentiamo che le radici profonde di questa serie sono nei libri e in Tolkien. E se non la pensassimo così, saremmo tutti terrorizzati a stare seduti qui. Sentiamo che questa storia non è nostra. È una storia che stiamo gestendo, che era qui prima di noi e che aspettava di essere sulla Terra in quei libri. Non ci sentiamo “vagamente connessi”. Ci sentiamo profondamente, profondamente connessi a quelle persone e lavoriamo ogni giorno per esserlo ancora di più. È così che la pensiamo”.»

 

Frasi poco felici

 

Evidente che di fronte a questo continuo ribadire la propria fedeltà alle opere da parte dei realizzatori della serie televisiva possa andare in aperta contraddizione con le differenze che l’appassionato nota. Altrettanto evidente che dovrebbe essere il fatto che di fronte alle obiezioni poste con rispetto all’opera e alla serie televisiva e al suo cast non possa scattare l’accusa di chiusura mentale o di fandom tossico. Equiparando qualunque commento non positivo al razzismo di pochi.

 

Anche perché le frasi poco felici non sono solo quelle delle interviste, ma due affermazioni del teaser trailer e del trailer della Comic-Con:

 

  • «Il passato è morto. O andiamo avanti o moriamo con esso» pronunciato da Elendil, sembra in risposta al «Il passato è con tutti noi» del figlio Isildur nel teaser trailer. Ed Elendil e Isildur sono coloro che combattono Ar-Pharazôn suggestionato da Sauron.

 

  • «Ti hanno raccontato molte bugie sulla Terra di Mezzo», come ultima frase del trailer della Comic-Con. Un voice over che molti identificano come la voce di Sauron Annatar.

 

Obiettivamente in una sceneggiatura complessa queste frasi potranno significare qualunque cosa. Soprattutto se la seconda avrà a a che vedere con i cattivi. E potrebbero anche non “essere presenti” nella serie, d’altronde sono solo trailer.

 

Però essendo entrambe a fine trailer tra le righe lasciano volutamente un senso poco tolkienano: lasciare indietro passato e radici. E quella che sembra la volontà di raccontare un’altra Terra di Mezzo.

 

Conclusioni

 

Insomma, manca poco al debutto, l’attesa sale. Saremo in prima fila (se non altro per sapere che fine ha fatto Celeborn!!!), ma concedeteci di manifestare le doverose perplessità di fronte alle scelte degli autori. Anche perché di serie basate sui romanzi…” che non centravano nulla con essi, se non per i nomi, già ne abbiamo viste. E ci auguriamo che non avremo una nuova Foundation, in cui le uniche parti che funzionavano erano quelle non tratte da Asimov!

 

Note

 

1 – The History of Middle Earth, Vol. X: Morgoth’s Ring,  pp. 71-72

2 – Usiamo sembri in quanto Cate Blanchett aveva trent’anni quando iniziò a girare Il signore degli anelli nel 1999, mentre Morfydd Clark ne aveva trentuno quando sono state avviate le riprese de Gli anelli del potere

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