Comunicare sul web: 5 consigli per farlo in modo sano

Comunicare sul web, consapevoli dei limiti della cultura digitale

 

Il mondo intorno a noi è cambiato velocemente negli ultimi 30 anni con l’avvento del web. Comunicare sul web non è così facile come erroneamente si crede. La nuova cultura digitale ha rivoluzionato letteralmente il nostro modo di interagire, di pensare e di comportarci. Ormai siamo abituati a una realtà in cui ogni individuo è responsabile e protagonista (autore diretto) della Comunicazione e dell’interazione con l’altro online. Tutto questo, anche se non ce ne rendiamo conto, comporta una grande responsabilità. O almeno così direbbe Ben Paker!

 

Non dimentichiamo, infatti, che comunicare è la costante delle azioni umane:

Tutto è comunicare, tutto è un atto di comunicazione.

Quest’ultima può essere verbale, non verbale, visiva o auditiva. Ormai può essere anche “virtuale”. Abbiamo capito che il mondo del web ha una comunicazione che si è sviluppata separatamente da quella convenzionale. Ma il termine “Comunicazione” significa letteralmente “mettere in comune”. E questo non cambia nemmeno se si vuole comunicare sul web.

 

Comunicazione: tutto è un massaggio!

 

Comunicare sul web, Paperboy

Vi ricordate Paperboy? Consegnare un messaggio nel modo giusto è difficile quanto il titolo originale di Atari Games

Ciò che viene messo in comune con gli altri sono prevalentemessaggi”, che possono esprimere intenzioni, sensazioni, pensieri, sentimenti, informazioni, punti di vista. Nella cultura nerd la comunicazione online è particolarmente importante, non soltanto perché molti nerd lavorano nell’ambito del mondo multimediale, ma per il fatto che molte delle loro passioni sono legate al mondo dell’online. Prendiamo ad esempio le numerose pagine presenti nei social, che tengono costantemente informati i vari nerd di ciò che riguarda le loro passioni, come fumetti, film, telefilm e videogiochi, di cui gli ultimi sempre più legati alle community online. Oppure il mondo del Cosplay, dove le pagine social sono le vetrine dove gli appassionati si confrontano o sostengono i loro cosplayer preferiti.

 

Ma, domandiamoci, sappiamo davvero comunicare nel mondo corretto? Come possiamo comunicare al meglio nel mondo del web?

 

5 consigli per comunicare sul web nel modo migliore

 

Comunicare sul web, Rintarō Okabe

Rintarō Okabe, protagonista di Steins;Gate 0, sa bene che dietro lo schermo si nasconde un vero e proprio mistero. Pertanto, occorre prudenza! Non pretende la comunicazione online sottogamba!

 

Quindi vediamo una serie di utili indicazioni per poter comunicare al meglio sul web e nel mondo dei social:

 

1 – Virtuale e reale nella comunicazione

 

Comunicare sul web, Sword Art Online

Come la serie Swort Art Online ci ha ben insegnato, non esistono veri confini tra reale e virtuale. Se fai del male a qualcuno nel mondo virtuale, questo si ripercuote nel mondo reale. Kirito, infatti, godrà nella vita reale delle amicizie e dell’amore di Asuna che avrà coltivato in SAO: il mondo virtuale in cui verrà rinchiuso per più di tre anni di vita XD

 

Esiste realmente un confine tra il mondo reale e quello del web? La risposta è no, quello che facciamo sul web, piaccia o no, ha conseguenze nella vita reale. Per esempio, è possibile imbattersi in profili fake che insultano l’altro senza remore, o partecipare a discussioni in chat o un blog accese, offensive e senza freni.

Perché avviene questo?

Perché dietro una maschera, come può essere lo schermo di computer o di uno smartphone, è facile imporre agli altri il proprio punto di vista, senza rendersi conto dei danni che possiamo arrecare al prossimo. Per esempio, basta vedere gli effetti del cyberbullismo o del revengeporn, che in casi estremi portano chi li subisce al suicidio. Quindi il primissimo consiglio è non cadere in questa falsa percezione della realtà e di unatotale libertà”, ricordandoci che dietro agli schermi ci sono delle persone vere, in carne e ossa, con sentimenti e fragilità, che possono essere ferite o danneggiate da ciò che gli comunichiamo. Questa consapevolezza ci porta ad una responsabilità verso l’altro. E un modo per non cadere in queste cattive forme di comunicazione può essere questo: come mi comporterei se avessi queste persone di fronte?

 

2 – Comunicare sul web la propria opinione senza mai imporla agli altri

 

Comunicare sul web, Galadriel

Galadriel non mostra a cuor leggero il futuro della Compagnia dell’Anello, consapevole di quando sia difficile accettare la verità. Ma Frodo e Sam insisteranno per vedere un po’ di magia elfica… E vedranno, nel pozzo magico di Galadriel, qualcosa che non gli piacerà affatto!

 

La grande difficoltà è non trasformare le discussioni su internet in unarena in cui si cerca affermare le proprie opinioni per pura rivalsa, senza dare davvero importanza al dialogo. Invero, il dialogo è difficile anche nella vita reale, sia nella famiglia, nel mondo del lavoro che nelle amicizie. Questo perché tutti, almeno inconsciamente, desideriamo soltanto ribadire le nostre sicurezze, piuttosto che empatizzare con l’altro per comprenderne il punto di vista.

 

Come se questo non bastasse, sulla comunicazione digitale sono presenti altri problemi: il tono delle parole scritte, più di quanto non si creda, ce lo immaginiamo noi, con il rischio di essere facilmente fraintesi. Allora, cosa fare? Prima di tutto dobbiamo ricordarci che la verità è un servizio disinteressato. Ossia, le nostre convinzioni, a prescindere se siano giuste o sbagliate, vanno espresse per amor degli altri con minimo di prudenza. Occorre trovare le parole giuste, ospitali, inclusive e soprattutto sapere ascoltare cosa gli altri hanno da dire. Per predisporre l’altro all’ascolto va creato un rapporto autentico, in quanto è molto difficile che qualcuno metta in discussione le sue idee se non si crea prima un legame empatico e un terreno comune su cui dialogare. Inoltre, dobbiamo tenere presente i limiti del mezzo di comunicazione che stiamo usando, in modo da non trattare argomenti troppo complessi o delicati che necessitano di una comunicazione più complessa. E non dimentichiamoci di metterci in discussione rispetto a ciò che l’altro ha da dire. Ogni persona può offrire un punto di vista interessante, basta solo essere abbastanza ricettivi per scoprirlo.

 

3 – Semplicità

 

Comunicare sul web, Asuka

I vecchi modelli di computer anni ’90 hanno un loro fascino, perché ci riportano alla mente un periodo della vita dove la comunicazione era nettamente meno complessa di quella odierna

 

Nell’odierno mondo del web la soglia di attenzione degli utenti è bassissima rispetto al mondo reale, senza contare il flusso costante di informazioni a cui siamo sottoposti 24 ore al giorno. Non è un caso che TikTok sia uno dei social più diffuso tra le nuove generazioni. Perché scrollare video che durano pochi istanti ha quasi un effetto ipnotico. Consapevoli di questo limite insito in tutti i social, la comunicazione deve essere chiara e semplice, evitando monologhi, commenti prolissi, inutili tecnicismi (a meno che non sia necessario per quello che si vuole comunicare) e contenuti interminabili. Diciamo che comunicare con semplicità è la base per far arrivare il vostro messaggio. Come si dice, se non lo sai spiegare a un bambino significa che non lo sai nemmeno tu. Per comunicare online ormai ci sono tantissimi modi: post, caroselli, video, reel, ecc… e tutti lasciano davvero grande spazio alla fantasia!

 

4 – Comunicazione visiva

 

Comunicare sul web, Divina Commedia

Un’immagine può racchiudere in sé tantissimi elementi simbolici, capaci di farci comprendere concetti difficili con una singola illustrazione. Nel caso della cantico dove Dante incontra Beatrice, la simbologia del Grifone allude a Cristo: Dante identifica il suo amor per Dio con l’attrazione che prova per la sua amata Beatrice. Naturalmente, tale illustrazione la dobbiamo a un gigante del calibro di Gabriele Dell’Otto

 

Le immagini trasmettono sensazioni ed emozioni. Per esempio per quanto riguarda i brand, ci sono tanti studi su come i colori e le forme influiscano con il pubblico in modo tale da comunicare determinati valori di un’azienda. Unimmagine sarà sempre in grado di attirare su di sé l’attenzione più di un testo scritto. La maggior parte dei social sono basati proprio sull’aspetto visivo. È importante capire cosa si vuole trasmettere e, ancora di più, creare contenuti gradevoli alla vista. Purtroppo spesso si producono immagini con superficialità, vuoi per mancanza di senso estetico o per totale incapacità di cogliere la potenza intrinseca delle immagini. Ovviamente, fare contenuti grafici, fotografici o illustrati a livello professionale è un’altra storia. Ma l’importante è almeno guardare a chi già lo fa in modo efficace e magari ispirarsi, infatti il gusto e l’amore per il bello vanno anche educati.

 

5 – Raccontare una storia per comunicare sul web

 

Comunicare sul web, Lo Hobbit

J.R.R. Tolkien ha messo tutto sé stesso nelle sue opere. Ovvero, le sue più profonde e intimi convinzioni le ha proposte ne Lo Hobbit, ne Il Signore degli Anelli, ne Il Simarillion e in tutte storie ambientate nella Terra di Mezzo. Tutti viaggi dell’eroe dove Tolkien semplicemente racconta quello che per lui è importante

 

Raccontare una storia ha un grande impatto a livello comunicativo. Attraverso una storia, infatti, possiamo creare empatia con gli altri, possiamo trasmettere emozioni e soprattutto una storia rimane impressa. Ormai è noto che molte delle nostre convinzioni sono rafforzate dall’intrattenimento e dalla narrativa che assimiliamo giorno per giorno. La potenza insita nel racconto è fortemente sottovalutata da chi non si occupa di narrativa, perché non ci si rende conto di quanto ognuno di noi assimili, anche solo a livello inconscio, tutto ciò che ci viene proposto nei racconti a cui ci appassioniamo. Un po’ per tutte queste ragioni, quando ci confrontiamo con gli altri è bene farlo esponendo una storia, che sia la nostra o quella di un altro, in modo da far empatizzare l’intelocutore con i protagonisti del racconto che gli stiamo proponendo.

 

Comunicare sul web, condividendo le nostre esperienze

 

Pertanto, raccontare la propria esperienza è molto più efficace del fornire nozioni o regole su come vivere la vita. E non a caso, i racconti più venduti o più importanti per la letteratura sono quelli dove l’autore ha messo tutto sè stesso nella storia che ha scritto, mettendo a nudo le proprie convinzioni.

 

Attenti alla discussioni sterili… potreste trasformarvi in un troll!

 

Comunicare sul web, Troll

Esistono due sottorazze di Troll: i primi sono grossi bestioni, veri e propri trogloditi che popolano le caverne più vaste della Terra di Mezzo; i secondi sono anch’essi dei trogloditi malvagi. E pur non vantando una grande stazza, sono altrettanto molesti nel mondo della rete

 

Un altro grande rischio del comunicare sul web è il flame, perché in questo caso si rischia non soltanto di perdere il proprio tempo dietro a persone che non sono interessate al dialogo e ad un serio confronto. Si entra, così, in un circolo vizioso dove il fine ultimo è quello di provocare e infastidire l’altro. O dare sfogo alle proprie frustrazioni. Un tale comportamento non è sempre consapevole, molte persone diventano dei troll senza nemmeno rendersene conto. In ogni caso, la regola del non dare da mangiare ai troll si rivela la più efficace. Se una persona non è interessata a un dialogo costruttivo, semplicemente ignoratela. Se rivestite il ruolo di amministratore o moderatore all’interno di una comunità online, non fatevi scrupoli, bannate o limiate almeno gli utenti troll che vogliono solo disturbare o fomentare gli animi.

 

Attenzione! Esiste un’altra creatura molesta: il fanboy!

 

C’è un’ultima cosa da dire. Molti nerd, anche se estremamente navigati e abituati a comunicare sul web, in realtà possono comportarsi da troll nonostante disprezzino tale razza. Questo succede perché alcuni di noi, a volte senza esserne consapevoli, siamo così affezionati ad un opera che finiamo per trasformarci in un fanboy. I fanboy difendono a spada tratta ciò che amano anche quando, invece, sarebbe il caso di essere un minimo critici nei confronti di ciò per loro equivale a un capolavoro. In ogni caso, si può dissentire senza diventare molesti o infastidire l’altro.

 

Lascia un commento

Privacy Policy Termini e Condizioni