I 10 migliori Resident Evil
La top 10 dei Resident Evil più amati da KeyNerd
Resident Evil (Biohazard in Giappone) è la serie videoludica survival horror di Shinji Mikami e Tokuro Fujiwara. Ispirata ai B-movie horror e ai film di George Romero, Resident Evil è divenuta una delle serie di maggior successo prodotte della Capcom, che tra i suoi alti e bassi gode al momento di una quindicina di titoli e di una lore piuttosto complessa. Si aggiungono anche diversi film animati prodotti dalla stessa Capcom, che sono considerati canonici. Dunque, utili per comprendere ulteriormente tutta la storia di Resident Evil. Infatti, ne avevamo discusso anche qui, nell’articolo dedicato al telefilm Netflix. E quelli che seguono sono i migliori Resident Evil secondo KeyNerd.
10. Resident Evil 6
Horror ★★★ (★★★★ solo per la campagna di Leon Kennedy)
Survival ★★★ (★★★★ come sopra!)
Trama ★★★
Difficile fare una sintesi della storia di Resident Evil 6, perché il gioco offre ben tre campagne di gioco da poter cominciare nell’ordine che più si preferisce. Come se non bastasse, è possibile sbloccare una quarta campagna per il personaggio di Ada Wong. Quest’ultima deve sventare un complotto a sue spese, svelando molti colpi di scena delle altre tre campagne.
Le altre campagne di Resident Evil 6 sono le seguenti:
- Leon Kennedy e Helena Harper: un’attacco terroristico, rivendicato dalla Neo Umbrella, trasforma una cittadina degli Stati Uniti in una seconda Raccon City, mutando la maggior parte della popolazione in non morti tramite il virus C. Leon e la sua partner dovranno affrontare numerose locazioni diverse, nel tantativo di scoprire chi ha commissionato l’omicidio del Presidente degli Stati Uniti, a cui Leon era particolarmente legato.
- Sherry Birkin e Jake Muller: Sherry, ormai divenuta anche lei un agente speciale degli Stati Uniti, deve fermare delle armi biologiche nell’Europa dell’Est, ma la situazione si complica quando è costretta a unire le forze con Jake Muller, figlio di Alberth Wesker. Il ragazzo è arrogante e tutt’altro che altruista, ma svilupperà presto un forte senso di protezione nei confronti della graziosa Sherry. Così Sherry e Jake uniscono le forze, perché lui si rivela immune al virus C che sta devastando diverse aree del mondo. Saranno braccati senza pietà da una potente BOW di Neo Umbrella, che intende catturare i due ragazzi ed impedire la realizzazione di un vaccino.
- Chris Redfield e Piers Nivas: Inviati nella guerra civile in Edonia, dove una delle fazioni sta facendo uso di armi biologiche basate sul virus C e Las Plagas. Chris e Piers dovranno cercare di scoprire chi si nasconde dietro la Neo Umbrella. E come per le altre due campagna di gioco, anche Chris e Piers viaggeranno in altre località del mondo colpite dal virus C.
Resident Evil 6 non fu particolarmente apprezzato per le dinamiche di gioco eccessivamente action. Tutto questo a discapito del genere survival horror a cui, in teoria, apparterebbe anche questo titolo. La campagna di Leon, non a caso, è stata la più apprezzata perché ha mentenuto alta sia la tensione che la componente survival. Non si può dire lo stesso delle altre tre campagne di gioco, interessanti per la lore, ma meno divertenti. Per tale motivo pur non essendo affatto un brutto gioco, Resident Evil 6 è il meno apprezzato dai fan della saga videoludica di Mikami. Personalmente l’ho giocato molto solo per amore dei personaggi e nel tentativo di chiarire tutti gli aspetti controversi della lore di questo sesto capitolo.
9. Resident Evil 5
Horror ★★
Survival ★★★
Trama ★★★★
La serie di Resident Evil 5 è spudoratamente ispirata al gameplay di Resident Evil 4, fortemente action e con pochi momenti survival. E di horror ha ben poco. Nei panni di Chris Redfield e Sheva Alomar, ci troviamo in un non imprecisato paese dell’Africa centrale, dove un orda di mostri simili ai Ganados stanno devastando la popolazione locale. La storia vedrà Chris impegnarsi nel tantivo di sventare i folli piani di Alberth Wesker. Inoltre, verrà rivelata la vera natura del virus T.
Nonostante la piacevole componente del multiplayer in cooperativa e la possibilità di rigiocare il gioco con collezionabili e armi potenziate, Resident Evil 5 resta per i fan molto lontano da ciò che desideravano. Anch’io l’ho giocato molto, ho apprezzato la lore, ma il gioco in sé non convince, essendo anni luce lontano dagli elementi survival horror che hanno fatto apprezzare la serie Resident Evil.
8. Resident Evil: Revelations 2
Horror ★★★★
Survival ★★★★
Trama ★★★
Dato il poco successo di Resident Evil: Revelations, il secondo capitolo torna ancora di più alle origini, sfruttando la trama principale della serie e, oltre ad essere un Resident Evil vecchia scuola, offre ben quattro personaggi giocabili di cui tre ripresi dai precedenti capitoli.
Claire Redfield e Moira Burton durante un convegno di Terra Save vengono rapite da un misteriosa organizzazione terroristica. Le ragazze sono condotte in una misteriosa isola, dove la maggior parte della popolazione si è trasformata in BOW. Sulle tracce dalle due ragazze c’è Barry Burton, che giunto sull’isola stringerà le forze con una misteriosa bambina di nome Natalia. La storia, divisa per capitoli come nel precedente RE Revalations, alterna le vicende vissute da Claire e Moira con quelle di Barry e Natalia, collocate in due diversi momenti temporali. La serie è stata molto apprezzata per aver offerto un titolo di Resident Evil con una buona dose di componenti survival e horror.
7. Resident Evil Village
Horror ★★★
Survival ★★★★ (solo se settato oltre la modalità facile)
Trama ★★★★
Ovvero l’ottavo capitolo della serie, sequel di Resident Evil 7, è strettamente legato alla lore di tutta la saga di Resident Evil. Il gioco offre una via di mezzo tra l‘esperienza di Resident Evil 4 e Resident Evil 7. In alcuni casi ci riesce, in altri meno. Nonostante le tante critiche al gioco, Resident Evil 8 è capace di offrire elementi survival e, a tratti, horror solamente se si setta la difficoltà a livello “normale”, “difficile” o più. Giocato nella modalità facile si rivela un shooter game con elementi survival, che finirete senza troppe difficoltà. Se giocato con una difficoltà più alta, si rivela un Resident Evil di tutto rispetto, capace di offrire molta tensione.
Ambientato tre anni dopo gli eventi di Resident Evil 7: Ethan, Mia e la figlia Rosemary Winters si sono trasferiti in Romania. Quantunque, una notte, Chris e una squadra di soldati irrompono a casa Winters, uccidono Mia e rapiscono Ethan e Rosemary. Ethan perde conoscenza e in seguito si sveglia accanto a un furgone distrutto, insieme ai soldati di Chris che sono stati tutti uccisi. Ethan, una volta ripresosi, si imbatte in un misterioso villaggio dell‘Europa orientale, infestato da creature che sembrano uscite dalle tradizioni dei mostri soprannaturali dell’Europa dell’est. Gli abitanti del villaggio sopravvissuti rivelano ad Ethan che l’intera regione è sotto il controllo di Madre Miranda e dei suoi accoliti Alcina Dimitrescu, Donna Beneviento, Salvatore Moreau e Karl Heisenberg. Ethan dovrà intraprendere un oscuro viaggio alla ricerca della figlioletta scomparsa.
5. Resident Evil 7
Horror ★★★★★ (solo nella prima parte del gioco)
Survival ★★★★
Trama ★★★
Resident Evil 7 è stato da parte di Capcom un ritorno alle origini, offrendoci un titolo esclusivamente basato sulle vecchie maccaniche di gioco, dove saper gestire le proprie risorse è di vitale importanza, aumentando così la suspense. E offrendoci momenti horror quasi disturbanti. L’uso della visuale in prima persona, mostrandoci gli orrori di casa Baker solo con gli occhi del protagonista, amplifica di molto il perenne senso di inquietudine.
Ambientato a Dulvey Parish, in Louisiana, Ethan Winters è in cerca della moglie Mia Winters, data per morta da tre anni, che invita il marito a venire a prenderla. Ethan giunge in una casa fatiscente. Dovrà vedersela con la famiglia Baker, trasformata in seriel killer apparente invicibili, perché vittima degli effetti della tossina di un fungo, il mutamicete. Ethan dovrà così, esplorare la lugubre dimora dei Baker alla ricerca di Mia. Purtroppo, nonostante la prima parte del gioco sia tra le più orrorifiche di tutta la saga di Resident Evil, la seconda metà del gioco ricade nel genere action. Pertanto, nella nostra classifica de I migliori Resident Evil, RE7 si aggiudica soltanto la quarta posizione.
4. Resident Evil 3: Nemesis
Horror ★★★★
Survival ★★★★★
Trama ★★★
Resident Evil 3: Nemesis si svolge quasi parallelamente a Resident Evil 2. La bella Jill Valentine, un membro S.T.A.R.S. è costretta a fuggire dalla città di Raccon ormai completamente invasa da non morti e altre BOW. Inoltre, come se orde di zombie e altri orrori generati dal virus T non bastassero, Jill e tutti i membri della S.T.A.R.S. sono inseguiti da un “Tyrant anomolo”, chiamato Nemesis, che l’Umbrella ha mandato a Raccon per uccidere tutte le persone coinvolte negli eventi di Villa Spencer. Nonostante Resident Evil 3: Nemesis si riveli molto più adrenalinico dei suoi precedessori, mantiene altissima la tensione e gli elementi survival, grazie alla quasi costante minaccia di Nemesis, che inseguirà la protagonista fino alla fine del gioco.
Il remake di Resident Evil 3: Nemesis, per quanto graficamente stupendo e piacevole da giocare, non si rivela all’altezza dell’opera originale. Per questo motivo vi consigliamo di recuperare il titolo uscito per PlayStation oppure la versione per GameCube.
3. Resident Evil 4 Remake
Horror ★★
Survival ★★★★
Trama ★★★★
Nonostante fossero molti a ritenere che un remake di un titolo come Resident Evil 4 fosse poco sensato, dato che il titolo originale ancora oggi si gioca veramente bene, la Capcom ci ha stupiti rivisitando il tetro villaggio di Resident Evil 4 con maestria, aggiungendo nuovi elementi che lo stesso Mikami avrebbe voluto inserire nell‘opera originale, ma restando fedele alle location più riuscite ed ispirate. Inoltre, per venire incontro ai fan di Resident Evil che preferiscono un titolo nettamente più survival, la difficoltà del gioco è stata aumentata, con la riduzione delle risorse e, così, rendendo la fuga necessaria in diversi momenti del gioco.
Resident Evil 4 Remake è ambientato nell’autunno del 2004. Leon è ora un agente governativo incaricato di indagare sul rapimento di Ashley Graham, figlia del presidente degli Stati Uniti d’America. Secondo l’intelligence, Ashley è stata deportata in un’area rurale della Spagna, nota come El Pueblo. Leon è così inviato come unico agente per raccogliere informazioni e scoprire se esiste un modo per liberare Ashley, senza venire a patti con i terroristi. Ma le cose si complicano… Leon scopre che gli abitanti del villaggio non sono membri di una comune setta, ma persone contagiate da un misterioso parassita che li rende estremamente aggressivi e violenti.
2. Resident Evil Remake
Horror ★★★★★
Survival ★★★★★
Trama ★★★
Il primo Resident Evil resta indimenticabile. Il gioco era davvero estremamente horror e survival, oltre che brutalmente puntivo con quei giocatori che non sapevano entrare nelle dure dinamiche di gioco. Un po’ per tutte queste ragioni, l’idea di un remake che mostrasse in una nuova veste grafica l’infernale Villa Spencer si rivelò un’idea azzeccattissima da parte di Capcom. Con l’aggiunta di nuovi scenari, di una lore più complessa e legata sia a Resident Evil 2 che a Resident Zero, questo remake si rivelò uno dei migliori Resident Evil di sempre.
La trama la conosciamo tutti: la squadra Alfa della S.T.A.R.S. è inviata nel bosco di Raccon per scoprire che fine abbia fatto la squadra Bravo. Dopo essere stati inseguiti da un branco di cerbero, la squadra Alfa è costretta a rinchiudersi a Villa Spancer: un’oscura magione nel bel mezzo del bosco di Raccon, usata come laboratorio per testare il virus T oltre che sulle cavie animali anche gli esseri umani. Inizia così l’incubo del primo Resident Evil. Il remake si rivela ancora più spaventoso, introducendo nella magione nuovi orrori e l’eliminazione degli zombie soltanto facendogli saltare la testa in aria o bruciandone il corpo con del liquido infiammabile. Gli zombie risvegliati, oltre ad essere più veloci e forti, hanno la capacità di aprire le porte e seguire Jill o Chris per diverse stanze. Tutto questo aumenta la sensazione di trovarsi perennemente in pericolo.
1. Resident Evil 2 Remake
Horror ★★★★
Survival ★★★★★
Trama ★★★★
Resident Evil 2 è stato senz’altro uno dei titoli Capcom più amati di sempre. L‘idea di realizzare un remake capace sia di rinnovare il gioco ma al tempo stesso di rispettarne la struttura originaria, è stato per noi fan di Resident Evil qualcosa d‘indimenticabile. Per questo motivo non possiamo esimerci dal mettere al primo posto della nostra top 10 proprio Resident Evil 2 Remake.
La storia è la seguente: Leon Scott Kennedy e la studentessa universitaria Claire Redfield giungono a Raccon City. Ma immediatamente si accorgono che orma la città è invasa da non morti. Entrambi, anche se con motivazioni diverse, uniscono le forze e si recano alla stazione di polizia di Raccon. Un incidente stradale separa i due protagonisti, che dovranno avventurarsi nella stazione di polizia da entrate diverse. Nel corso dell’esplorazione Claire farà squadra con una bambina di nome Sherry Birkin, mentre Leon con la misteriosa Ada Wong.
Come per gli altri Resident Evil, è altamente sconsigliata la modalità facile.
Altri Resident Evil degni di esser giocati
Purtroppo solo dieci posti non bastano per una serie così lunga come quella di Resident Evil. Forse, a parimerito con Resident Evil Remake, avremmo voluto mettere anche Resident Evil Zero: un survival horror realizzato con il medesimo motore di gioco e ambientato un giorno prima delle vicende di Villa Spancer.
Resident Evil Zero
Horror ★★★★
Survival ★★★★
Trama ★★★
L‘idea di base di Resident Evil Zero è sfruttare la stessa grafica del primo remake di Resident Evil, con ambienti claustrofobici simili a quelli di Villa Spencer. Ma l‘elemento più originale è quello di basare l’intero gioco sfruttando il controllo di entrambi i protagonisti, Rebecca e Willy, passando dall’una all’altro in base alle necessità. Rebecca è più piccola, mento resistente e forzuta, ma capace di sfruttare le sue abilità da chimica nella combinazione degli oggetti. Invece Willy è decisamente più forte e robusto, rivelandosi fondamentale in alcune sequenze di combattimento o quando sarà necessario spostare oggetti pesanti.
La S.T.A.R.S. invia la Squadra Bravo ad indagare sulle montagne Arklay, dove si sono verificati inspiegabili omicidi. La squadra si divide e Rebecca Chambers, ufficiale medico e membro più giovane dell’unità S.T.A.R.S., trova un treno fermo di proprietà dell’Umbrella Corporation. Insospettita decide di salire su di una delle carrozze per indagare. Ma subito dopo, diversi passeggeri attaccano la ragazza. Continuando l’esplorazione del treno Rebecca incontra Billy, un ex militare. Ma quest’ultimo non intende collaborare con la ragazza. Così a Rebecca non resta altro che esplorare da sola il piano superiore del treno. Un nuovo mostro, composto di sanguisughe che unite in gruppo assumono la sembianza di una persona umana (il dr. James Marcus), attacca la ragazza. E solo l’intervento di Billy salva Rebecca da morte certa. Giunti a questo punto i due decisono di unire le forze per sopravvivere.
Resident Evil: Code Veronica X
Horror ★★★
Survival ★★★★
Trama ★★★
Claire Redfield viene catturata dall’Umbrella e rinchiusa nel laboratorio di Rockfort Island. Unendo le forze con Steve Burnside, figlio di un ricercatore, Claire fugge su di un aereo. Ma Alfred Ashford assume a distanza il controllo del mezzo e lo dirotta verso un laboratorio segreto situato in Antartide. Insieme al fratello Chris, Claire affronterà Alexia Ashford. Inoltre, Chris dovrà fare i conti con la ricomparsa di Alberth Wesker, che fino a quel momento riteneva fosse morto negli eventi di Villa Spencer.
Uscito inizialmente per Dreamcast, in seguito per PlayStation 2 e GameCube in versione aggiornata, RE Code Veronica X è stato il primo Resident Evil interamente in 3D. Ma al di là della “rivoluzione grafica” del gioco, possiamo affermare che RE Code Veronica X è il meno innovativo di sempre. Pertanto, pur avendolo amato e giocato moltissimo, non possiamo metterlo all’interno dei 10 migliori Resident Evil.
Affascinato dalle storie di Arda, ho cercato di capire perché Tolkien sostenesse che a essere immaginario è solo il tempo in cui sono ambientati i suoi racconti. Ho così iniziato un cammino che mi ha portato ad amare quel senso profondo della realtà che si può sintetizzare con il Viaggio dell’Eroe, di cui la Storia delle storie è per me la massima espressione. Dunque, mi occupo di sceneggiatura, spiritualità e narrativa!