My Dress-Up Darling – Recensione
Maniaci… del cosplay!
My Dress-Up Darling (Oppure in giapponese Sono bisuku dōru wa koi o suru?) è un manga scritto da Shin’ichi Fukuda. È serializzato a partire dal gennaio 2018 che ad oggi ha raggiunto quasi le cinque milioni di copie vendute. Dato il suo successo, “My Dress-Up Darling” ha visto quest’anno una splendida trasposizione anime tuttora in corso. E continua a salire le classiche dei manga più venduti dell’ultimo anno.
Una storia erotica sui cosplay? Beh, diciamo di… no!
Il termine otaku non è equivale esattamente a nerd, perché più inicare altre cose. In particolare modo, è otaku ha una passione non convenzionale, che lo porta a sacrificare alcuni aspetti della sua vita, come quello sociale. È così anche per Wakana Gojo: uno studente delle superiori che sogna di diventare un artigiano di bambole hinamatsuri come suo nonno. E di quest’ultimo gestisce il negozio in sua assenza, non avendo esperienze con i suoi coetanei. La ragione è facile da intuire, e ci viene subito raccontata dallo stesso Wakana. Ad averlo reso così schivo, introverso e insicuro è stato un trauma infantile. La sua amica d’infanzia si è disgustata di lui dopo aver scoperto che la sua passione è la realizzazione delle bambole hina. Wakana ne risultò così mortificato da non sopportare il grande senso di vergogna, fino al punto da isolarsi per non rivivere il medesimo trauma. Naturalmente, essendo riservato, timido e un po’ ingenuo per le poche esperienze fatte insieme ai suoi coetanei, Wakana finisce per essere emarginato. Etichettato come “tipo strambo” e “sfigato”! Almeno questo fino al primo anno delle superiori, dove dopo sarà sorpreso a cucire dei vestiti per le bambole hina nell’aula di cucito.
Una collaborazione inaspettata…
Dopo averlo visto, la bella Marin Kitagawa, una delle ragazze più popolari della scuola e sua compagna di classe, cambia radicalmente la vita di Wakana. Infatti Marin da tempo desidera fare la cosplayer in modo serio. Dopo aver notato l’abilità di Wakana nel cucire, gli chiede di creare il costume di un personaggio di un videogioco. Wakana è così ammaliato dalla passione insolita, che Marin manifesta senza curarsi del giudizio degli altri, che decide di mettersi alla prova. Comincia così la creazione di un vestito a misura d’uomo, accettando la richiesta della ragazza. Da lì a breve Wakana scoprirà di avere un talento innato per il cosplay, aiutato dal suo maniacale perfezionismo da artigiano di bambole hina.
Un ecchi-harem un po’ diverso dal solito…
Eh sì, perché “My Dress-Up Darling” è indubbiamente un tipico shōnen sentimenale con elementi… ecchi e harem! Ma diversamente dalla maggior parte degli shonen che appartengono a questo genere, “My Dress-Up Darling” non sembra soffrire di una totale mancanza di realismo. Restando abbastanza plausibile nelle reazioni e nei comportamenti dei personaggi di cui racconta le vicende, anche nelle situazioni piccanti. Infatti Wakana non è un maniaco. E non è affatto abituato a gentil sesso. Pertanto risulta goffo o impacciato come in realtà lo sarebbe qualsiasi bravo ragazzo che si trovasse al suo posto. Nemmeno Marin è la classica civettuola depersonalizzata o depravata, onnipresente nel genere ecchi. Ma è soltanto una otaku del cosplay, apparentemente maliziosa e, in realtà, piuttosto ingenua in modo completamente diverso dal protagonista… Lo stesso vale per gli atri personaggi femminili che arriveranno dopo di lei, e che stringendo amicizia con Wakano.
Un harem senza compezione tra girls?
Per esempio abbiamo Sajuna Inui, una cosplayer graziosa e minuta, piuttosto popolare ma molto riservata, che diventa amica di Wakano e Marin. Come avviene in ogni harem, sviluppa un interesse per il protagonista maschile. Ma rendendosi conto che anche Marin è del tutto innamorata di Wakano, Sajuna si fa degli scrupoli. Cioè, non diventa una sorta di assatanata, in rivalità con gli altri personaggi femminili. Tutt’altro, cercherà di nascondere i suoi sentimenti per l’amico. Questo potrebbe sembrare banale, ma in uno shonen di questo genere è quasi una novità! Anche Marin, che si innamora della gentilezza e dell’ingenuità di Wakano. Attenzione! Non cerca di sedurlo o chissà cos’altro, ma tenterà più che alto di imparare a convivere con i propri sentimenti. Al contrario, Wakano è attratto da Marin, e nemmeno indifferente alle altre ragazze. Ma la sua insicurezza lo porta a provare grande ammirazione per l’amica estroversa e sicura di sé, senza però coltivare alcun aspettativa amorosa.
Uno shonen per tutti?
“My Dress-Up Darling” ruota esclusivamente sullo rapporto tra Wakano e Mirai, secondo una formula che può piacere un po’ a tutti. Cioè, anche a coloro che hanno giustamente qualche riserva nei confronti del genere ecchi. Infatti un appassionato di questo genere non troverà granché “erotico” questo fumetto di Fukada. Ma se questo sia un pregio o un difetto è pressoché soggettivo. Per quanto mi riguarda, trovo “My Dress-Up Darling” assente da tutti quei cliché e stereotipi che rendono gli ecchi narrazioni piuttosto poco credibili. Probabilmente parte del successo di “My Dress-Up Darling” è nell’aver scelto un tipo di narrazione che si ritaglia un target decisamente più vasto. Poi se l’aspetto ecchi può ancora dare fastidio a qualcuno, è soggettivo.
Ma siamo solo all’inizio!
Bisogna anche aggiungere che prima di vedere l’entrata in scena di altri personaggi e capire quale sarà lo sviluppo vero e proprio della storia, dovrete leggere non pochi volumi del manga e, al momento, anche l’anime prevede solo una stagione di unidici episodi. Oltretutto il manga è ancora in corso e si vedrà nel futuro quale sarà davvero il potenziale narrativo di “My Dress-Up Darling”.
Dal punto di vista tecnico, “My Dress-Up Darling” è una gioia per gli occhi. Sia nella sua versione manga che in quella anima, i disegni veramente sono splenditi. Ha uno stile che valorizza molto la qualità grafica che nel manga è notevole. L’anime, cercando di superare quanto visto nel manga, risulta incredibilmente ben realizzato. Si aggiunge un’opening piuttosto riuscita, con diverse colonne sonore altrettanto piacevoli, anche se non si può dire lo stesso dell’ending. Personalmente ho anche molto apprezzato il doppiaggio giapponese, e tuttora non ho particolari preferenze tra il manga e l’anime.
Conclusione
“My Dress-Up Darling” è uno shonen ecchi che riesce a piacere anche a coloro che non gradiscono questo genere. Meriro dei due protagonisti davvero ben riusciti e una resa grafica molto efficace. Sia che decidiate di leggere il manga o vedere l’anime, vi troverete di fronte a un’opera piuttosto interessante e qualitativamente impeccabile. Questo però a patto di scendere a qualche compresso. Se cercate un ecchi, sappiate che non è un‘opera erotica. Così come non è del tutto privo di quel velato erotismo che ad alcuni potrebbe non piacere. Ciò che lo salva sono i personaggi, che pur trovandosi in qualche situazione “piccante”, non risultano mai dei maniaci. Wakano che fa quanto in suo potere per compotarsi come un “bravo ragazzo”. Anche se il mondo delle sue amiche copleyer lo metterà costantenmente in crisi…
In ogni caso, da noi in Italia il manga è pubblicato da J-Pop, mentre l’anime sottotitolato in italiano è reperibile sulla piattaforma streaming AnimeSaturn.
Volendo dare un voto a “My Dress-Up Darling”, cosa oltretutto non facile per l’ambiguità del target, si può dire che si merita almeno ★★★… O anche una di più se non vi disturba il suo non essere un vero shonen ecchi: ★★★★…
Affascinato dalle storie di Arda, ho cercato di capire perché Tolkien sostenesse che a essere immaginario è solo il tempo in cui sono ambientati i suoi racconti. Ho così iniziato un cammino che mi ha portato ad amare quel senso profondo della realtà che si può sintetizzare con il Viaggio dell’Eroe, di cui la Storia delle storie è per me la massima espressione. Dunque, mi occupo di sceneggiatura, spiritualità e narrativa!