Tipologie di zombie
Tipologie di zombie per nerd assuefatti da survival zombie
Ormai siamo letteralmente saturi di film e telefilm sugli zombie. Anche il fumetto di Robert Kirkman, The Walking Dead, ci ha letteralmente stufati! Per non parlare del telefilm, che continua inesorabile per colpa dei cosiddetti spin off. L’ultimo è The Walking Dead: World Beyond, ambientato una decina di anni dopo le vicende narrate in The Walking Dead. Serie che, al di là di tutto, non vi consigliamo se siete saturi di gente che fugge dagli zombi e da pazzoidi vari, che con la scusa dell’apocalisse sono diventati guerrafondai o predoni pronti a sodomizzare il primo passante che gli capiti a tiro. Pertanto, con un po’ d’ironia, vedremo le tipologie di zombie presenti sia nella narrativa che nell’infinità di film adrenalinici iniziati con la saga horror di George Romero.
Come nascono gli zombie?
Prima ancora del celebre film La notte dei morti viventi, nel lontano 1968, la narrativa già conteneva zombie e non morti a profusione. Questo perché la figura del non morto è da sempre parte del folklore e delle leggende di gran parte dei popoli sparsi sul globo terrestre. La tipologia di zombie a cui si rifanno molti della letteratura e anche il nostro amato George Romero, è quello della tradizione vudù, dove in passato, tramite un intruglio e un rituale abbastanza inquietante, si trasformavano dei poveracci in degli schiavi “non vivi”, privi dell‘anima. Cioè, degli zombie che seguono alla lettera ogni ordine impartito dallo sciamano che li ha “trasformati” in dei non morti.
Cosa c’è di vero?
Naturalmente, riguardo gli zombie che venivano creati nel XVIII secolo con le pratiche vudù ci sono centinaia di teorie diverse, ognuna fatta apposta per tranquillizzare lo studioso di turno che in realtà il cosiddetto “zombie” è solo un fesso che si è fatto abbindolare da un finto stregone. Da parte nostra, se fossero veri zombie o tipi con un libero arbitrio assai limitato, non ce ne può importare di meno. Quello che ci interessa, infatti, è l’immaginario partito dall’idea che possano esistere dei non morti, soprattutto quelli cominciati con la saga cinematografica di Romero. Ovviamente, tratteremo solo di non morti cadaverici, cioè zombie e simili, perché di leggende e miti su altre tipologie di non morti ce ne sono davvero a non finire. Interessante, però, è notare come zombie, ghul e vampiri siano presenti in quasi tutte le tradizioni popolari del mondo.
Tipologie di zombie: velocità, intelligenza e resistenza
Ogni tipologia di zombie verrà analizzata secondo tre parametri:
- Velocità: le capacità di movimento dello zombie.
- Intelligenza: il livello intellettivo dello zombie, ma anche il dilemma se possiedo o no una coscienza.
- Resistenza: quanto è difficile sbarazzarsi dello zombie? Dipende da varie cose, ma soprattutto dai suoi punti deboli. Questi cambiano in base alle tipologie di zombie.
Tipologia Cadavere che cammina
E non fa altro! Cioè, non corre e si limita ad avanzare lento e barcollante, essendo un cadavere che cade letteralmente a pezzi. Si tratta dello zombie classico, quello a cui siamo stati abituati dai primi film di George Romero e da tutti gli altri registi e scrittori che lo hanno copiato senza pietà. Anche nella narrativa horror e, ancora di più, nei dark fantasy lo zombie è un non morto dall’andatura lenta, in modo da enfatizzare l’innaturalezza di un cadavere che cammina.
Velocità
Come scritto sopra, è lentissimo. In realtà, rendere lo zombie lento ma inesorabile è un espediente per aumentare la tensione nello spettatore/lettore. In alcuni film e romanzi, è soprattutto il cervello ciò che cerca uno zombie. Cioè, l’unica cosa che gli manca davvero! XD
Intelligenza
Lo zombie non è realmente intelligente, perché per l’appunto privo dell’anima. È solo capace di percepire la preda, che nella maggior parte dei casi è esclusivamente un essere umano. Infatti, George Romero sottolinea bene che i suoi zombie non si nutrono di animali, ma solo di persone. Questa regola non verrà rispettata da tutti, per esempio gli zombie di The Walking Dead attaccano qualsiasi oggetto capace di produrre un suono. Questo perché non è chiaro come facciano gli zombie a percepire le persone. La maggior parte dei film, dei fumetti e dei romanzi che scopiazzano Romero avanzano l’ipotesi che lo zombie sia cieco o non tenga conto del senso della vista. Sono invece gli altri sensi quelli che lo zombie sfrutta per cacciare le sue prede. Udito e olfatto soprattutto, in quanto è poco credibile che un cadavere si orienti tramite il tatto… non avendo più un sistema nervoso funzionante! Naturalmente, tutte queste congetture valgono solo per gli zombie con origini fantascientifiche, mentre se lo zombie è davvero tale per ragioni oscure e soprannaturali, il discorso cambia completamente.
Resistenza
Possono anche essere fatti a pezzi, ma continuano a muoversi. Questo rende lo zombie classico più credibile in un contesto horror, fantasy o dove l’origine del mostro è soprannaturale. In ogni caso, la regola di distruggergli la testa per eliminarlo sembra andare per la maggiore, mentre in alcuni casi è necessario bruciare interamente lo zombie o quanto meno smembrarlo fino a renderlo innocuo.
Tipologia Zombie verace, tanto da mettersi a correre!
In tutto e per tutto simile a uno zombie della categoria precedente, ma con una differenza: può correre! O quanto meno può muoversi più velocemente dei soliti zombie visti ne La notte dei morti viventi. E sembra di gran lunga più aggressivo e insistente rispetto ai classici zombie.
Velocità
Può correre, senza stancarsi mai. Dunque, anche se si tratta di uno zombie con la corporatura di Babbo Natale, probabilmente, alle lunghe, riuscirà a prendervi. Molti fan del survival zombie non gradiscono gli zombie veloci, perché meno “cadaverici” rispetto agli zombie tradizionali.
Intelligenza
Pressoché la stessa di quella di uno zombie classico, anche se alcuni film e videogiochi hanno avanzato l’ipotesi che gli zombie veloci siano tali perché le condizioni del loro corpo sono migliori di quelle dei cadaveri da cimitero a cui si ispirano i primi film di Romero. In pratica, gli zombie o gli “infetti” – se si tratta di horror a base di fantascienza –, in base a quanto tempo è passato dal momento in cui sono diventati dei non morti, possono muoversi più o meno velocemente. Questo giustifica anche alcuni zombie capaci di aprire le porte, come il famoso zombie che in Resident Evil mi fece prendere un colpo nella cucina della Villa Spancer. In pratica, l’intelligenza, come visto anche nella serie videoludica di Shinji Mikami, scompare in modo progressivo nei soggetti destinati a trasformarsi in uno zombie. E con essa cala anche la velocità.
Resistenza
La stessa delle altre tipologie di zombie, anche se sparare in testa a qualcuno che corre è un po’ più difficile…
Tipologia Super zombie
Si tratta di zombie di una potenza spropositata, che possono variare dai fat zombie a non morti dotati di una corporatura immensa. Oppure dei veri mostri, capaci di assorbire diverse decine di proiettili, che possono addirittura compiere azioni che gli altri zombie nemmeno si sognano. Prendiamo ad esempio quell’infame dello zombie testa cremesi del remake del primo titolo di Resident Evil, noto anche come Resident Evil HD o Resident Evil Rebirth, uscito nel 2002 per Nintendo GameCube. Questo bastardo di un super zombie altri non è che uno zombie apparentemente eliminato, ma che ha ancora integra la testa oppure che non è stato carbonizzato da Jill Valantine o Chris Redfield. Dunque, in modo assolutamente casuale, si rialza più arrabbiato che mai, correndo a una velocità assurda, con forza e resistenza altrettanto esagerate. E capace di seguire i due poveri protagonisti anche nelle altre stanze della villa, perché in grado di aprire le porte. Se poi ti raggiunge, gli basta una manata per mandarti al Creatore! La saga di Resident Evil è piena di super zombie, come ad esempio tutti i membri della S.T.A.R.S. divenuti zombie.
Velocità
Più veloci dei comuni zombie, ma non necessariamente rapidi come gli zombie corridori e veraci che abbiamo trattato sopra. In ogni caso, si rivelano sempre più veloci degli zombi tradizionali.
Intelligenza
Dovrebbero essere stupidi come tutti gli altri zombie, ma per ragioni del tutto sconosciute, alcuni di questi compiono azioni che richiedono un minimo intelletto. La ragione sta nel far prendere un colpo a chi si aspetta zombie normali, come quando in Resident Evil HD mi prese quasi un infarto dopo essere stato inseguito e quasi ucciso da uno zombie testa cremesi, che si fermò soltanto quando raggiunsi l’infermeria dove si nascondeva Rebecca Chambers.
Resistenza
Esageratamente resistenti a tutto! Pertanto, è consigliata la fuga o un arsenale a base di esplosivi. Attenti, perché in alcune saghe dedicate agli zombie, i super zombie, soprattutto se si tratta di fat zombie, possono anche esplodere, ricoprendovi di budella infette.
Tipologia Zombie armato
Si tratta di zombie con un barlume di intelligenza, capaci di brandire oggetti di vario tipo. Nei casi peggiori, li usano per accoppare le loro vittime. Ma alcuni sono decisamente più intelligenti di così, tanto da far uso di armi da fuoco. Zombie del genere, almeno nel cinema, compaiono per la prima volta ne La terra dei morti viventi. Li ritroveremo anche altrove, come per esempio in Resident Evil 6: gli zombie creati con il Virus C sembrano un pochino più intelligenti degli zombie creati con il Virus T. Così gli zombi ex poliziotti o ex militari possono spararvi contro, anche se non godono di una buona mira…
Velocità
Non sono necessariamente più veloci dei classici zombie. Anche perché uno zombie armato di un fucile ha ben meno interesse a rincorrervi! XD
Intelligenza
Non sono davvero intelligenti, perché si tratta di automatismo: inconsciamente, continuano a usare alcuni oggetti che sapevano adoperare da vivi. Nei film di Romero si tratta di un’intelligenza acquista con il tempo e migliorata dalla guida di un super zombie: Big Daddy! In altre serie, cinematografiche o videoludiche, le ragioni che inducono gli zombie a brandire delle armi da fuoco possono variare in base alle origini degli stessi. In ogni caso, tra gli appassionati dell’apocalisse zombie i non morti che uccidono i sopravvissuti a colpi di fucile non sono granché apprezzati.
Resistenza
La stessa degli altri zombie, ma anche qui le cose si complicano… perché uno zombie con un giubbotto antiproiettile o con un elmetto si rivela assai più ostico da eliminare. E a questo punto preferiamo i super zombie, che almeno ci fanno più paura.
Tipologia Infetto
Si tratta di finti zombie. Cioè, non sono davvero zombie, ma persone soltanto contagiate da un virus, simile a quello della rabbia, che compromette l’intelligenza e aumenta a dismisura l’aggressività. Naturalmente, con questo genere di “zombie” cadono molte delle premesse che tengono in piedi l’apocalisse zombie. Una di queste è proprio legata al fatto che se il virus si limita a renderti una persona malata e aggressiva, perché gli infetti non si scannano tra di loro? Naturalmente, ognuno può inventarsi quello che vuole, ma questo genere di zombie resta il meno credibile di tutti, perché non è un non morto, ma come tale si comporta. Nella realtà, una persona malata che ha tra i suoi sintomi l’aggressività, non è nemmeno detto che sia portata al cannibalismo. In ogni caso, film come 28 giono dopo e 28 settimane dopo, sono assolutamente da vedere anche se i loro zombie non sono veri non morti.
Velocità
Sono veloci, ma essendo anche dei malati terminali mi chiedo sempre come mai non abbiano il fiatone.
Intelligenza
L’intelligenza decresce con la malattia, diventando simile a quella degli zombie classici. Ma spesso gli infetti riescono a compiere azioni piuttosto semplici, come aprire una porta. Se curati tornano intelligenti, ma restano abbastanza disturbati mentalmente.
Resistenza
È la stessa di un essere umano. Anzi, in quanto malati, pur provando meno dolore per colpa del virus (?), dovrebbero essere tutt’altro che robusti e resistenti ai proiettili. Questo è uno dei motivi per cui tali zombie non li si può nemmeno considerare non morti. Tuttavia, gli autori dei film dove gli zombie sono soltanto persone contagiate da un virus mortale, non si pongono tutti questi problemi e se non sei ben armato vieni sbranato ugualmente.
Tipologia Zombie intelligente
Cioè, dotato della stessa intelligenza di quando era in vita. Però se uno zombie è intelligente, giustamente dovrebbe rientrare in un’altra categoria: quella del ghul! Infatti il ghul è un non morto cadaverico, ma dotato ancora dell’intelligenza. Non necessariamente intelligente come quanto lo era da vivo, ma anni luce avanti rispetto il classico zombie. Detto questo, gli zombie intelligenti sono ben resi nel k-drama Non siamo più vivi. Nel k-drama in questione, gli zombie sono creature mutanti ottenute dall’infezione di un misterioso virus. Ma alcuni individui, per ragioni non ancora chiarite dalla serie, sembrano mantenere intatta la propria coscienza.
Velocità
Possono anche superare la velocità di un essere umano, a patto che il loro corpo non sia troppo danneggiato. Anzi, nella serie Non siamo più vivi, gli zombie intelligenti sembrano dotati di forza e velocità che superano di molto quelle di un essere umano.
Intelligenza
Come abbiamo già scritto sopra, mantengono l‘intelligenza che avevano da vivi. Anche la personalità è la stessa. Ma possedere un corpo da zombie può alterare lo stato psichico di una persona, portandola ad estremizzare alcuni aspetti della propria personalità. Per esempio, se sei un bullo diventerai sicuramente uno psicopatico!
Resistenza
Superiore a quella dei comuni zombie, anche se un colpo in testa è fatale come per tutti gli altri. Restiamo comunque in attesa del sequel di Non siamo più vivi, per capire meglio in cosa si trasformeranno gli zombie che hanno mantenuto una coscienza, in modo da poter aggiornare la nostra guida sulle tipologie di zombie.
Tipologia Golem Zombie
Una sorta di zombie alla Frankenstein, ottenuto con i pezzi di vari cadaveri, assemblati insieme in modo grottesco. Così facendo si riesce ad ottenere anche uno zombie di enormi dimensioni, fedele servitore di chi lo ha creato. Come potete immaginare, è un mostro presente nel fantasy, soprattutto quello legato a Dungeons & Dragons, e ricade anche nelle tipologie di golem.
Velocità
Le dimensioni compensano la sua lenta andatura. E quelli più grossi impiegano meno tempo a raggiungervi e poi accopparvi.
Intelligenza
Quanto basta per capire gli ordini impartiti dal suo padrone. Solitamente sono: «Catturali!»; «Uccidili!»; «Falli a pezzi!» o qualcosa del genere.
Resistenza
Avete a disposizione un potente mago capace di lanciare palle da fuoco o un lanciamissili? Se non disponete di nessuna di queste cose, buttarlo giù sarà un‘ardua impresa.
Tipologia Zombie risvegliato
Si tratta di zombie a cui lentamente riaffiora la coscienza, in seguito a una cura o a un fatto prodigioso. Questo avvia un processo di guarigione, che fa tornare lo zombie un essere umano. Prenderemo due esempi tra i film/romanzi che hanno affrontato questo argomento. Il primo è un film di David Freyne: The Curer, ambientato in Irlanda: dopo un‘apocalisse zombie, viene trovata una cura e gli ex zombie sono reintegrati nella società. Tuttavia, sono discriminati e tenuti a distanza dagli esseri umani sopravvissuti al morbo. Questo provocherà una ribellione degli ex zombie, che scopriranno di essere ancora mentalmente legati gli uni agli altri. E capaci di muoversi come un‘orda famelica. Non vi anticipo il finale, ma potete immaginare perché il film ricada nel genere drammatico… XD
Il secondo esempio è tratto da un romanzo di Isaac Marion: Warm Bodies, che gode anche di un romanzo prequel. La trasposizione cinematografica non è male, ma differisce nel finale dal romanzo. Pertanto vi consigliamo quest’ultimo. In ogni caso, l’apocalisse zombie in questione è di origini più metafische che fantascientifiche. Dunque, a un certo punto avviene qualcosa che inverte il processo di zombificazione: uno zombie si nutre del cervello di un ragazzo profondamente innamorato e finisce per “risvegliarsi” grazie ai forti sentimenti che ora anche lui nutre per la bella Julie Grigio. Finisce per risparmiarla e poi per intrecciare con lei una relazione al quanto ambigua. Lo zombie innamorato, che lentamente sta tornando umano, dovrà vedersela non solo con i sacrosanti pregiudizi degli esseri umani sopravvissuti agli zombie, ma anche con gli altri non morti che vogliono restare tali.
Velocità
Più si avvicina alla condizione umana e più torna ad essere veloce. Per il resto, valgono le regole di tutte le altre tipologie di zombie.
Intelligenza
Tornando umano, ovviamente, torna intelligente. Ma restano alcune cattive abitudini da zombie che non sono proprio gradevoli per gli altri esseri umani.
Resistenza
Dipende dalla tipologia di zombie a cui apparteneva prima di “risvegliarsi”, ma solitamente un ex zombie è vulnerabile quanto un umano, mentre uno zombie che sta trasformandosi in un essere vivente, perde gradualmente la propria resistenza da non morto.
Tipologia di Zombie mutante
Nell’ambito della fantascienza, il non morto è spesso un mutante… o qualcosa di simile. Ma in alcune saghe videoludiche si sono fatti prendere la mano, generando zombie mutanti di ogni tipo per rendere più varia la battaglia alla sopravvivenza con i famelici non morti. Un esempio tra i tanti è la saga di Left Dead, di cui Left Dead 4 è il più completo e aggiornato. Quattro sopravvissuti, immuni al virus che trasforma in non morti, devono mettersi in salvo dall’orda di zombie mutanti che ha invaso le varie ambientazioni di gioco. Ma oltre ai classici zombie ne abbiamo molti altri, mutati in mostri assai più temibili e spaventosi.
Velocità
Si va da quelli lenti a quelli superveloci. Left Dead non si fa mancare nulla!
Intelligenza
La stessa dei comuni zombie, ma decisamente più cattivi e agguerriti. Gli zombie non si limiteranno a mordervi, ma troveranno tanti modi diversi per accopparvi.
Resistenza
Varia in base al tipo di mutante zombie. Alcuni sono dei vari tank, che per essere buttati giù richiedono davvero sangue e sudore.
Tipologia Infettato da un parassita
L’ultima delle categorie di zombie di cui tratteremo sono quelli che diventano simili a non morti dopo essere stati contagiati da un parassita. Due sono i titoli che hanno sfruttato questa tipologie di zombie più di altri: la saga di Residente Evil a partire da Resident Evil 4 e The Last of Us. Nel primo titolo, Leon Scott Kennedy deve vedersela con i Los Ganados, nemici infetti da un misterioso parassita insettoide che li rende più veloci e dotati di un minimo d’intelletto. Da questo momento in poi Resident Evil non avrà soltanto zombie e mostri ottenuti dal Virus T tra le schiere delle armi biologiche, perché compariranno anche i mostri ottenuti dal contagio dalle plaga.
The Last of Us, invece, propone tutta una serie di esseri umani infetti dal Cordyceps mutato che si scatena negli Stai Uniti, portando quasi all’esistenza il genere umano.
Velocità
Almeno nella fase iniziale, sono decisamente più veloci di uno zombie.
Intelligenza
Dipende da quanto il parassita ha preso controllo sul soggetto umano, ma si tratta comunque di mostri più intelligenti o pericolosi dei comuni zombie. Cosa un po’ inusuale, alcuni di questi vi prenderanno anche a maleparole! XD
Resistenza
Più il parassita si sostituisce all‘ospite e più aumenta la resistenza di quest‘ultimo. Se smembrati sono del tutto neutralizzati. Dunque, anche in questo caso non si tratta di veri non morti.
Tipologie di zombie e di sceneggiatori, per un genere davvero immortale?
Dopo questa carrellata sulle tipologie di zombie, ci si rende conto che se un genere funziona così bene, come quello del survival zombie, è giusto non essere troppo innovativi. Si può esserlo soltanto se si possiedono davvero delle idee capaci di migliorare il genere creato da George Romero. Dal 1968 ad oggi, opere di survival zombie innovative se ne sono viste davvero poche. La maggior parte, al contrario, sembrano ricadere nel genere horror-trash. Altra cosa da tenere presente è quella di lasciare un po’ di mistero, almeno laddove non siete in grado di offrire delle spiegazioni realistiche e originali. Per esempio in The Walking Dead, Kirkman non spiega mai l’origine degli zombie. Cosa davvero buona, perché probabilmente non sarebbe in grado di offrirci una spiegazione decente. E sempre in The Walking Dead, quando si arriva a toccare un tema importante, nella scena in cui Hershel Greene fa capire a Rick Grimes che la cosa che più conta non è sopravvivere, ma restare umani, non si poteva narrare oltre. La serie, mi riferisco al telefilm, avrebbe dovuto chiudersi con la quarta stagione, quella del Governatore.
Cosa si nasconde dietro la non morte?
Interessante è notare come la non morte sia spesso associata all’atavico desiderio dell‘immortalità. Un desiderio che ha sempre contraddistinto gli esseri umani dagli altri animali. La consapevolezza che un giorno moriremo è, invero, l’unica certezza per tutti gli uomini. Quando la narrativa, inclusa quella a base di non morti, affronta un argomento difficile e fondamentale per l’essere umano, è sempre possibile scrivere storie capaci di grandi suggestioni o riflessioni importanti. Poi, trattandosi di un genere che ricade nell’apocalittico, si può davvero tirare fuori anche argomenti esistenziali ben più complessi di quelli solitamente toccati dai film sugli zombie. Se la maggior parte dei survival zombie non riesce a contraddistinguersi per i temi trattati, forse il problema è che gli sceneggiatori sono anch’essi degli zombie!
Apocalisse Z
Per concludere, vi consigliamo la trilogia di Apocalisse Z: un romanzo horror di Manel Loureiro, scritto in prima persona, dal punto di vista di un sopravvissuto portoghese che si è rinchiuso in casa insieme al suo adorato gatto Lucullo, ambientato nell’Europa del 2005-2008. Attraverso l’espediente di esprimere tutto quello che accadde nel suo blog, il protagonista descrive l‘apocalisse zombie che devasta il mondo, soffermandosi su tutto ciò che riguarda l‘Europa. Il primo romanzo riesce a offrire tanta suspense pur essendo ambientato per una buona parte del racconto dentro la casa del protagonista. Apocalisse Z ebbe un grande successo, tanto diventare una trilogia che si rivelò una delle poche apocalissi zombie capace sia di apparire credibile che di offrire anche grandi momenti di tensione.
Affascinato dalle storie di Arda, ho cercato di capire perché Tolkien sostenesse che a essere immaginario è solo il tempo in cui sono ambientati i suoi racconti. Ho così iniziato un cammino che mi ha portato ad amare quel senso profondo della realtà che si può sintetizzare con il Viaggio dell’Eroe, di cui la Storia delle storie è per me la massima espressione. Dunque, mi occupo di sceneggiatura, spiritualità e narrativa!