Serie tv coreane romantiche: perché ci piacciono tanto? Vi sveliamo il perché

L’occidente ci mostra il corpo, la Corea ci mostra l’anima

 

Nonostante il sottoscritto sia un uomo , è un avido divoratore seri tv coreane e manga sentimentali. E negli ultimi anni ho imparato ad apprezzare il drama coreano, detto anche kdrama. Mi riferisco soprattutto a quelli di genere sentimentale. Il loro grande successo anche da noi in Occidente è dovuto al fatto che gli orientali sono estremamente più abili di noi occidentali nello scrivere storie d’amore. Ma scopriamo cosa si nasconde dietro il grande successo delle serie tv coreane romantiche.

 

Questione di target?

 

Il mondo asiatico divide i generi per target. Conseguentemente, le opere sentimentali per ragazze o giovane donne sono scritte da sceneggiatrici o autori che sanno calarsi bene nella mente femminile. Un po’ come avviene nei manga e negli anime giapponesi, dove il genere è settato sul target. Per esempio, nell’ambito del manga, il celebre Marmalade Boy è uno shōjo (manga per ragazze adolescenti) mentre un’opera come Toradora! è uno shōnen (manga per ragazzi adolescenti). Lo stesso avviene nel mondo dei k-drama romantici, dove le storie sentimentali sono scritte soprattutto per le donne di una determinata fascia d’età.

 

Storie scritte al femminile

 

Serie tv coreane, Quando la vita ci da mandarini

Quando la vita ti dà mandarini è proprio così: un k-drama poetico, che ti accompagna per mano tra passato e presente, tra rimpianti e nuovi inizi, attraverso tre generazioni di donne legate da un filo invisibile fatto di amore, silenzi, e scelte che lasciano tracce nel cuore

 

Questo permette di creare storie dove l’elemento maschile, che spesso punta alla sessualità in maniera spudorata, nei k-drama semplicemente non esiste. Le storie si sviluppano lentamente e il conflitto dei personaggi non è orientato verso un desiderio sessuale. Ma alla scoperta della persona amata. E l’amore non nasce subito, bensì dopo un lungo percorso di conoscenza dell’altro. Ecco perché in un k-drama riusciamo ad emozionarci anche con cose ben meno spinte, come i due protagonisti che si tengono per mano per la prima volta. Non essendo il sesso l’obiettivo di queste narrazioni, la sua presenza all’interno di queste opere spesso risulta irrilevante, se non addirittura fuori luogo per grande parte della storia. Per di più, l’assenza del sesso aumenta il target, perché anche se i protagonisti di un k-drama sono degli adulti, non essendoci scene di sesso esplicito, anche una ragazza adolescente può godersi l’opera senza alcun problema.

 

L’amore che tutti vorremmo

 

Serie tv coreane, Castaway Diva

In Castaway Divadi cui trovate la recensione su KeyNerd — la storia d’amore tra Mok-ha e Bo-geol si sviluppa con delicatezza: la loro connessione emotiva è intensa e autentica, ma il rapporto romantico si concretizza solo in un tenero bacio nel finale

 

Ma esiste un altro fattore in gioco che ci induce ad amare le serie tv coreane romantiche molto più dei film e dei telefilm sentimentali occidentali. L’idea di vivere un grande amore idealizzato e romantico, spesso con la prima persona di cui ci siamo davvero innamorati, è un desiderio inconscio presente anche nella mente maschile. Tutti, anche se la vita ha preso direzioni molto diverse, volevamo o vorremmo ancora quel grande amore puro, nobile che è cresciuto lentamente per poi diventare tutto il nostro mondo. Non a caso molte storie hanno come protagonisti due amici d’infanzia che poi si innamorano. Si tratta di un desiderio profondo che ritroviamo in molte persone. Tali opere non piacciono solo perché scritte con stratagemmi di sceneggiatura più o meno validi. La vera ragione risiede nel desiderio profondo di ogni persona: Amare ed essere amata in un modo grande e fedele, nobile e puro.

 

Serie tv coreane VS serie tv occidentali

 

Serie tv coreane VS romantici occidentali

L’immagine parla da sé, perché evidenzia la profonda differenza che troviamo tra k-drama e film e telefilm occidentali. Naturalmente, anche l’Occidente ha prodotto grandi storie d’amore, ma l’andazzo generale al momento è per le scene di sesso gratuito, mentre nelle opere asiatiche vince è l’esaltazione di un amore puro e nobile

 

Il perché della popolarità dei k-drama romantici, come dicevamo, parte anche dal modo in cui si costruisce la storia, con più tempo, puntando piuttosto su intensità emozionale e connessione, con spazi emotivi diversi rispetto ai modelli occidentali. Nascono cosi delle storie che sanno emozionare molto di più, tanto mettere in evidenza il malessere di una società ipersessualizzata come la nostra. Dove il sesso deve esserci sempre e comunque, anche quando se ne potrebbe fare davvero a meno. Inoltre, lapice del rapporto amoroso è il rapporto sessuale. Giocarsi subito questa carta equivale, spesso, a smorzare fortemente il conflitto amoroso dei due protagonisti. Ricordiamoci che in un’opera sentimentale il vero antagonista è la persona amata che non ci corrisponde. Ed avere da lei subito tutto quello che si può ottenere, ovvero il sesso, tende a smorzare od esaurire il conflitto e quindi la tensione narrativa. Quindi mentre l’occidente ci mostra il corpo, la Corea ci mostra l’anima. Per me i k-drama vincono a mani basse.

 

Un esempio perfetto di questo lo troviamo in Quando la vita ti dà mandarini (When Life Gives You Tangerines), di cui abbiamo parlato nella nostra recensione su KeyNerd. In questa serie, l’amore tra Ae-sun e Gwan-sik non esplode mai in modo fisico o passionale: nasce piano, attraversa silenzi e paure, e si costruisce nel tempo. All’inizio è proprio Ae-sun l’ostacolo più grande, una donna orgogliosa e indipendente, che rifiuta l’amore per seguire i propri sogni. Ma Gwan-sik l’ha aspettata per anni, in silenzio, senza mai forzarla né chiederle nulla. È un amore che cresce nella pazienza e nel rispetto, e che commuove proprio perché non ha bisogno di possesso ma di presenza.

 

L’importanza del conflitto

 

Serie tv coreane, L'affetto reale

L’affetto reale, da noi recensito, estende a dismisura il conflitto vissuto da Dam-yi, costretta dalle circostanze a vivere e governare come un uomo, nascondendo la sua vera identità. La situazione si complica quando Jung Ji-woon, il suo primo amore d’infanzia, viene nominato suo precettore. Yi Hwi (Dam-yi) deve lottare con il segreto della sua identità e con i sentimenti che riaffiorano per Ji-woon, il quale, ignaro della verità, si ritrova innamorato del Principe Ereditario XD

 

E dato che ogni storia, a prescindere dal genere, riesce a catturarci in base a quanto sia profondo il conflitto, mettere i due protagonisti subito dentro un letto non è molto intelligente da parte degli autori. Questo perché è la tensione o lo scontro tra forze opposte all’interno di una storia, che ne guida la trama e ne plasma i personaggi, creando interesse e suspense. Eppure, i nostri sceneggiatori, questa regola che sta alla base di tutta la scrittura, sembrano ignorarla quando si tratta di narrare una storia d’amore.

 

Ma c’è il rischio dell’amore irreale?

 

Serie tv coreane, chaebol

Kang Tae-moo: È il CEO/Erede di successo (il “chaebol”), ossessionato dal lavoro (stacanovista), che possiede ricchezza e potere illimitati. Inizialmente è freddo e rigido, costretto a cercare moglie dal nonno, e risolve i problemi personali con soluzioni contrattuali e pragmatiche (il finto fidanzamento). La sua corazza si scioglie solo grazie all’interazione con la protagonista, rivelando un lato affascinante e innamorato, tipico dell’ossessione femminile di cambiare l’uomo, trasformandolo in un ‘principe azzurro’

 

L’altro lato della medaglia è che, alle volte, in alcuni k-drama domina lo stereotipo del “ricco ereditiere”, brillante in tutto, super intelligente, super colto e praticamente perfetto. Un uomo che nonostante sia un dio di bellezza, scopre l’amore soltanto con la protagonista. Come in Business Proposal o Segretaria kim tanto per citare degli esempi. Questo crea un’aspettativa irreale, che non è rivolta a ciò che realmente conta: una persona che sappia amarci davvero, questo al di là della sua condizione sociale e/o della sua perfezione fisica. Spesso questa figura la ritroviamo anche in k-drama scolastici. Un po’ come avviene nei manga sentimentali, dove negli shojo prevale la figura di un ragazzo perfetto in ogni sua facoltà. Dai più alti voti scolastici fino all’essere il più bello di tutto l’istituto. Questo tipo di storie, nonostante siano spesso anch’esse amori puri e casti, hanno però un elemento che può creare delle idealizzazioni sbagliate. Non siamo ai livelli della “pornografia femminile”. Ma sicuramente questo genere di storie non contribuiscono a valorizzare ciò che davvero conta nell’amore.

 

«E i due saranno una cosa sola»

 

Nella spiritualità di molte tradizioni religiose, soprattutto nel Cristianesimo, è in realtà proprio questo il modello di amore sponsale proposto da istituzioni come la Chiesa cattolica. La ragione è dovuta al fatto che Gesù propone l’amore dei Figli di Dio (Matteo 19, 5). Dove la fedeltà e la promessa di un amore eterno sono qualcosa che trascende la nostra natura umana. Eppure le grandi storie d’amore che ritroviamo nei k-drama, nei manga e nelle light novel sono proprio ciò che propone Gesù Cristo. Pertanto, non si tratta solo di sentimenti. Ma anche di una visione della realtà e di una profonda spiritualità che condiziona il modo di rapportarsi in amore.

 

Conclusione

 

Le serie tv coreane romantiche proponendoci quella storia d’amore che, in fondo, tutti noi vorremmo per noi stessi, a prescindere dalle nostre convinzioni o credenze, o dal nostro background, ci permettono di sognare quellamore puro e grande che ogni cuore anela davvero. Questa idealizzazione dell’amore, cosi bello e nobile, a tratti esasperata, ci attrae e ci resta dentro: perché ci fa credere, anche solo per un momento, che un amore cosi possa esistere anche nelle nostre vite. Anzi noi di Keynerd ve lo auguriamo di cuore!

E se amate le storie romantiche, vi propongo di guardare la nostra classifica de “I 10 anime romantici più belli per KeyNerd”, di cui Violet Evergarden, tratto da una light novel, è per noi al primo posto.

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