Dopo Gli Anelli del Potere: The War of Rohirrim

Dopo la serie “evento” dell’anno arriverà qualcos’altro dalla Terra di Mezzo…

 

Ogni anno ha la propria Serie Evento: tre anni fa abbiamo avuto Adrian, serie animata fantascientifica e The Boys, e quest’anno abbiamo avuto Gli Anelli del Potere (The Rings of Power). Vediamo insieme alcuni aspetti di quest’ultimo “Evento”… in attessa di un altro evento, previsto per il 2024: The War of Rohirrim.

 

Gli Anelli del Potere… funziona?

 

Gli anelli del potere e The War of Rohirrim

Dal punto di vista della regia, della fotogafia e delle molte inquadrature all’allargo respiro, Gli anelli del potere si rivela un’opera pregevole, almeno a tratti… E questo lascia ancora di più dall’amaro in bocca!

 

Una serie che ha colpito per la fotografia magnifica, gli attori bravissimi, gli effetti speciali allavanguardia, le scene di combattimento ben fatte e le musiche che… sono anonime, dimenticabili e spesso al limite del cringe. :(  Inutile che ci giri attorno: che si riveli il Successo Planetario secondo all’invenzione di Netflix e delle Console, l’Incarnazione dello spirito dello sterco cinematografico ai livelli di Battlefield Earth o la Degna Erede di Adrian come fonte di meme e comicità involontaria, Gli Anelli del Potere rimarrà alla storia per aver scontentato quasi tutti gli esperti e ammiratori dellautore John Ronald Reuel Tolkien, oltre che i semplici Amanti delle Storie, mostrando che non bastino buoni effetti speciali e una buona regia per fare una Bella Storia.

 

Perché tante critiche negative?

 

The War of Rohirrim, Elfi neri non ci saranno!!!

Come non dimenticare Anordir, l’elfo nero munito di torcia, perché sprovvisto di “scurovisione”! XD

 

Dalla scelta degli attori per interpretare alcuni membri di razze fantasy, passando per la caratterizzazione dei personaggi, alla rappresentazione degli eventi e dei luoghi scelti. Cè stato una polemica continua da parte degli ammiratori di Tolkien e dei film di Peter Jackson. Hanno fatto notare i difetti e le eccessive “libertà” rispetto al canone della descrizione dell’Universo dell’autore originale. Oltre a difetti interni alla serie, i Toni e letematicheche non cercavano in nessun modo di ricordare quelli delle opere di riferimento. E se queste posizioni critiche hanno trovato il sostegno di alcune figure, come lo youtuber Valinor, o almeno una certa comprensione nel caso del collettivo Wu Ming, sono invece state criticate e pure diffamate da una buona fetta dei media americani a tema culturale e di influencer, schieratisi a favore della serie di Amazon, accusando gli ammiratori di Tolkien di essere razzisti, o in certi casi definendoli come troppo limitati dal loro esserenerd”.

 

Anche da noi…

 

E anche qui in Italia non sono mancate da parte di alcuni ammiratori sfegatati di questa serie critiche eccessive, come l’essere malati dipurismo”, volendo far notare le necessità dell’adattare un medium ad un altro, ma anche frasi al limite dell’ignoranza come una presunta NON CANONICITÀ de Il Silmarillion.

 

Le troppe polemiche indicano un altro problema…

 

The War of Rohirrim, Galadriel non ci sarà!!!

Un altro problema di fondo di questa serie è proprio rappresentato da come verrà caratterizzata Galadriel: lei ha sempre ragione, anche quando non riesce a motivare le sue scelte e si rivela un personaggio con cui è assai difficile empatizzare, in puro stile Girl Power! Notate che ne Gli anelli del potere non esistono personaggi femminili dotati di difetti. Quasi che ogni male del mondo dipende solo esclusivamente dal sesso maschile. Anche nelle opere di Tolken non abbiamo personaggi femminili negativi, ma tutt’altro che infallibili o detestabili come Galadriel de Gli anelli del potere

 

Insomma, è chiaro che è in atto un conflitto culturale, fra Amanti delle Storie e quelli delle Serie TV delle piattaforme Streaming, pronti a giustificare le infedeltà rispetto alle opere originali di cui si hanno i diritti, e i palesi difetti come i buchi di trama, le ambientazioni e le regole spazio-tempo, i dialoghi imbarazzanti, le conseguenze delle azioni dei personaggi che diventano realistici o assurdi a seconda del momento e di chi agisce, la dissoluzione delle Tematiche dell’Opera, dei suoi Toni e dei personaggi, degli Archetipi Narrativi, in maschere post-moderniste e in stereotipi tipicamente americani, come Galadriel Eroe “Galadriel Eroe che sa che il nemico è intorno a noi e dobbiamo agire subito”… e la riduzione della Lotta contro il Male sostituita dalla Visione Individualista della Lotta per Se Stessi, perché altrimenti “non siamo nulla”.

 

Forse i tolkieniani saranno soddisfatti da The War of Rohirrim

 

Beh, i Super Fans non cambieranno idea. Possono godersi la LORO serie, convinti che tutto funzioni in essa e ignorandone i difetti. E definire tutti noi critici come gente che vede solo cartoni animati giapponesi… convinti che questo è il modo di raccontare le Storie oggi! E che se abbiamo tanto da ridire allora “createvela voi la serie”. Perché, stando ad alcune notizie riconosciute, non siamo soli. Ci sono persone che, come noi, amano le Storie. E in questo caso Tolkien, per quello che sono, con tutte le loro caratteristiche che la rendono unica e irripetibile. Vogliono presentarlo così come è, senza inutili edulcorazioni e stravolgimenti.

 

The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim

 

The War of the Rohirrim, locadina di prova

Essendoci ancora poco materiale a disposizione per i fan, molti hanno creato la loro copertina di The War of the Rohirrim

 

E visto che siamo gente strana che guarda gli anime, allora devono esserlo pure questi, visto che per il 2024 è previsto il film anime The War of Rohirrim, il primo anime sulla Terra di Mezzo. Si tratta di un progetto annunciato nel giugno 2021, in produzione dalla New Line CinemaNew Line Cinema in collaborazione con la Warner Bros. Animation e lo studio d’animazione giapponese Sola Entertainment. Il film tratterebbe della Guerra fra i Rohirric guidati da Re Helm Mandimartello contro i Dunlandiani capeggiati da Wulf, figlio del signore rohirric Breca ucciso da Helm. Un evento narrato sia ne Il Silmarillion che nelle Appendici de Il Signore degli Anelli. Quindi con abbastanza elementi da poterci creare una storia autonoma e breve. Ora lo so, alcuni di voi penseranno a degli incubi tipici di troppi anime: la rohirric tsundere, il classico trap, e la ovvia applicazione della Regola 34. Da amante degli anime, posso capire il sospetto. Ma sono qui per assicurare tutti quanti che il rischio è molto, ma MOLTO basso, se non inesistente.

 

Grandi autori

 

Questo perché alla produzione e alla creazione del film, assieme a figure nuove e giovani, come Kenji Kamiyama e Joseph ChouKenji Kamiyama e Joseph Chou alla regia, e alla sceneggiatura Jeffrey Addiss e Will MatthewsJeffrey Addiss e Will Matthews, sotto la cura di Phoebe Gittins e Arty Papageorgiou, abbiamo presenti nello staff figure che hanno partecipato alla creazione della Trilogia di Peter Jackson, come Philipps Boyens alla produzione, e anche se il loro ruolo non è ancora stato dichiarato, abbiamo anche Richiard Taylor e i noti illustratori tolkieniani Alan Lee e John Howe, anche loro vincitori degli Oscar per i film di Jackson.

 

Cosa dobbiamo aspettarci da The War of the Rohirrim?

 

The War of Rohirrim, Olifanti

E anche dalle immagini promulgative del film animato possiamo vedere elementi che si richiamano ai film, come il design degli Olifanti, i paesaggi e l’armamentario dei Dunlandiani…

 

Ma non mancano in questa anche dei richiami ai libri di Tolkien, proprio dalla presenza del Mumakil, a prima vista qualcosa di strano e che invece mostra il riferimento all’Alleanza fra i Corsari di Umbar ed i Dunlandiani contro Rohan e Gondor negli anni dei quella Guerra. In questo modo, il film vuole richiamarsi sia ai romanzi che ai film di Jackson. E vuole lasciarci intendere di unire lo stile tipico degli anime a quello delle illustrazioni storiche dei romanzi di Tolkien. Un piano ambizioso, ma fattibile e che si sta già mettendo all’opera. Anzi, ha già mostrato la presenza anche di figure storiche come Miranda Otto, la nostra Eowyn nella trilogia cinematografica, che ricoprirà di nuovo il ruolo della Algida Dama, magari come narratrice degli eventi.

 

Conclusione

 

Il progetto si presenta con il sostegno di diverse case di produzione. Quindi dotato sia di buoni investimenti che di una chiara Passione e Interesse verso l’Universo di Tolkien. Una cosa fondamentale per la creazione di un film o una serie ispirate a un ciclo di romanzi o fumetti. Perché se non c’è passione per le Storie così come sono, oltre ad indubbie vapacità, potrai anche avere i soldi. Ma non trasmetterai nulla. E tutto quello che si otterrà sarà un mero prodotto di consumo. Ma le Storie, che noi amiamo, non sono meri orodotti di consumo. Sono pezzi di Umanità che ci fanno fuggire ma anche vivere, che provengono da fuori e dentro di noi, e restano con noi. Certo, è possibile che il film fallisca prima di nascere o si riveli un flop. C’è ancora qualcuno di scettico riguardo questo progetto, con un tono anche abbastanza snob.

 

Ma siamo agli Inizi, e forse potremo ottenere, noi Amanti delle Storie, malati di “Purismo” e “nerd”, ottenere quello che desideriamo. Una Storia Bella. Una volta in più almeno.

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