Fare un fumetto – parte V: il genere letterario
Guida alla realizzazione di un fumetto – Parte V
Dopo aver scoperto la finalità del fumetto, il concetto di “closure”, il “concet”, necessari per comprendere la narrazione a fumetti, e la costruzione di un protagonista, si passa ad analizzare la propria storia, per comprendere esattamente in quale genere letterario “collocarla”. Questo è importante, perché lo stile di scrittura, il tono, il linguggio che si dovrà adottare per la storia e il target, cambieranno in base al genere letterario in cui ricadrà la nostra narrazione. Anzi, la vostra storia potrebbe ricadere anche in più di un genere letterario, come vedremo meglio più avanti.
Che tipo di storia stiamo racconto? E in che genere letterario può rientrare?
Il genere letterario o narrativo è una classificazione delle tipologie dei racconti, nata a partire dal teatro. Nel cinema, nella fiction e nel fumetto, tale classificazione è diventata molto più ampia, essendoci sempre maggior libertà e inventiva nell’esposizione dell’opera che si intende scrivere e raccontare. Inoltre, il genere letterario influenza profondamente il target. Pertanto, non è possibile scrivere un racconto senza tener conto del genere letterario. Ogni storia, per quanto unica e personalissima, ricade sempre in un genere letterario ben preciso. E qualora le cose non fossero così, si tratterebbe di uno spartiacque della narrativa: cioè, di un nuovo genere o sottogenere letterario.
Quella che segue è una semplificazione dei generi letterari in cui potrebbe ricadere un fumetto.
Genere letterario: Noir, Giallo, Poliziesco, Legal, Thriller
Il protagonista ha un conflitto ben preciso: risolvere un mistero, nella maggior parte dei casi un delitto o un crimine. L’antagonista è il colpevole, spesso in una vera e propria competazione con il protagonista. Possono esserci diversi coprotagonisti, tutti in cerca dello svelamento del mistero. Non sempre il protagonista prevale sull’antagonista, ma il mistero viene comunque svelato. Nell’ambito dei fumetti, non solo moltissimi quelli di genere giallo. In Italia, tra le più note nell’ambito del seriale, abbiamo la serie Bonelli di Nick Raider di genere giallo e il poliziesco Julia – Le avventure di una criminologa.
Genere letterario: Horror, Splatter e Survival
La sopravvivenza a un pericolo incombente, che minaccia l’antagonista e altri personaggi. Nonostante anche l’horror possa avere un conflitto simile ai generi sopracitati, a prevalere è il desideri di sopravvivenza, dettato dalla paura della morte. Il conflitto equivale a scongiurare la minaccia che perseguita il protagonista. Dunque, l’obiettivo è sempre la sopravvivenza. Anche l’horror ha moltissimi sottogeneri, che possono adottare il soprannaturale o il fantascientifico per giustificare l’orrore che opprime il protagonista. Può anche trattarsi di una minaccia sconosciuta che ricade nell’ordinario, nello spicologico o di un assassino che appare come un mostro invincibile pur non avendo alcun potere inspiegabile. Per questa ragione l’horror è spesso intrecciato a generi lettari come il thriller e il giallo.
Alcune narrazioni horror, invece, sfruttano molto il senso di raccapriccio, per aumentare la tensione e la suspense con scene finalizzate a suscitare esclusivamente paura e terrore. Uno di questi è il genere splatter, dove la paura viene suscitata attraverso immagini particolarmente agghiaccianti per l’abbondante uso di sangue e lacerazioni del corpo umano, addirittura irrealistiche per quanto violente.
Genere lettarario: Avventura, Western, Mistero
Nonostante ogni tipologia di racconto può rientrare pienamente nella struttura del viaggio dell’eroe, sono soprattutto le storie avventurose ad offrire il tradizionale conflitto che avviene nella “Quest”: l’obiettivo che si prefigge il protagonista e che darà inizio all’avvantura, è una missione fondamentale da portare a termine a ogni costo. Questo genere di narrazioni si ispira ad archetipi narrativi ben precisi, come le narrazioni di Omero, i racconti biblici o le grandi epoee, soprattutto quelle cavalleresche, che hanno sempre condinzionato la letteraura. L‘ambientazione può cambiare, ma l‘intento eroico resta il medesimo, come per esempio avviene nel genere western. Anche se non munito si spada ma di pistole, il protagonista di un western, come per esempio Tex Willer, vive viaggi dell’eroe non dissimili da quelli di altre ambientazioni storiche. Nel caso di quest’ultimo, si tratta di avventure in stille ottocentesco, che hanno consolidato i gusti di intere generazioni di appassionati lettori del fumetto Bonelli.
Genere letterario: Fantascienza e suoi principali sottogeneri
Come nel genere avventuroso c’è sempre una grande impresa da portare a termine o un conflitto che può benissimo aderire alla struttura tipica del viaggio dell’eroe. Ma con una sostanziale differenza: l‘ambientazione è sempre basata su premesse fantascientifiche: un diverso livello tecnologico, che determina tre principali filoni della fantascienza:
Space opera
Gran parte del livello tecnologico si è sviluppato per i viaggi nello spazio. Dunque, l‘ambientazione principale è lo spazio esterno, alternato da diversi mondi che sostituiscono le tappe di un classico viaggio dell’eroe. Naturalmente, imperi galattici e combattimenti nello spazio esterno, sono diventati fondamentali in questo genere di narrazioni. Una delle opere che ha maggiormente condizionato il genere space opera è soprattutto Dune di Frank Hebert. In seguito ad influenzare profondamente questo sottogenere della fantascienza saranno le grandi saghe di Star Trek e Guerre stellari. Quest’ultimo ha dato origine ha una vastissima produzione di serie a fumetti basate sull’Universo espanso.
Futuristico
Un futuro lontano o prossimo, dove l’umanità ha sviluppato nuove tecnologie, ma il livello tecnologico non è necessariamente più avanzato di quello odierno. Semplicemente, nel futuristico il diverso grado tecnologico è un pretesto per creare un’ambientazione diversa da quella odierna. Nathan Never è, tra i fumetti italiani, uno dei più noti riguardo il genere futuristico.
Post-apocalittico
L’ambientazione si basa sempre sulla premessa di uno o più grandi eventi che hanno sconvolto e cambiato lo scenario dell’intero pianeta. La narrazione si svolge nel futuro, ma il livello tecnologico è drasticamente cambiato per colpa di uno scenario apocalittico. Per ragioni che sarebbero interessanti da approfondire, attualmente la maggior parte delle narrazioni ambientate nel futuro non si basano più sull’idea che l’umanità godrà di ulteriori progressi nel campo tecnologico, ma avverà esattamente il contrario: il livello tecnologico tornerà come ai tempi del passato, in un contesto completamento diverso, dettato da un particolare tipo di catastrofe che ha cambiato l‘intero pianeta. La tecnologia del passato può ancora condizionare l’umanità, ma quest’ultima non è più in grado di riprodurla o comprenderla. Ovviamente, di esempi di post-apocalittico se ne possono offrire a centinana. Uno tra tutti, soprattutto per il grande contributo che ha dato a questo genere, è sicuramente Nausicaä della Valle del vento di Hayao Miyazaki, manga pubblicato tra il 1982 e il 1994.
Altri esempi di fantascientico
Nel corso degli ultimi cinquant’anni, molti autori di opere fantascientifiche hanno esplorato nuovi scenari per creare ambietazioni sempre più originali, dando origine a nuovi filoni della fantascienza. Prendiamo ad esempio Star Wars che ha creato un universo per le sue narrazioni che non segue solo le premesse del genere Space opera, ma è in tutto e per tutto anche un esempio di epopea cavalleresca nello spazio. Dunque, anche un fantasy. Per tale ragione, oltre al diverso livello tecnologico è presente un’ulteriore premessa: una forza superiore che guida e dona poteri ad alcuni dei personaggi. Ovvero, la Forza di Star Wars sostituisce l’elemento divino presente nei fantasy che si ispirano ai racconti del passato. Oppure opere di fantascienza dove invece di ambientare la storia in un futuro post-apocalittico, il diverso grado tecnologico è presente in un passato remoto e dimenticato oppure una realtà alternativa della nostra epoca.
Genere letterario: Fantasy
Le stesse regole già viste per l’avventura e la fantascienza, ma la Quest è in un contesto fantastico o pseudo-storico. Dunque l’ambientazione può essere una realtà alternativa, un’epoca immaginaria in un passato ancestrale o il nostro tempo con elementi fantastici e soprannaturali. L’ambientazione fantastica è spesso legata alla necessità di amplificare l’epica, sfruttando un’ambietazione suggestiva. Anche il fantasy ha tre sottogeneri, non dissimili da quelli visti per la fantascienza.
Pseudo-storico
Un passato remoto di cui abbiamo perso memoria, dove divinità, demoni e creature leggendarie sono una realtà con cui l’uomo si confronta quotidianamente. Anche rileggere un’ambientazione storica amplificando gli elementi soprannaturali, può essere considerato un fantasy di taglio pseduo-storico. Tra i molti esempi abbiamo i fumetti di Conan il cimmero, derivati dalle opere letterarie di Robert H. Howard. Il mondo di Conan il cimmero è ambientato in un passato remoto, molto prima delle antiche civiltà di cui l’uomo è a conoscenza.
Medievale
Ambientazioni fantastiche o pseudo-storiche con elementi medievaleggianti. Cioè, un medioevo alternativo. Un esempio tra tutti resta Il Signore degli Anelli di Tolkien, che come l’autore di Conan il cimmero ambienta le storie in un passato ancestrale e leggendario di cui si è persa memoria. L’ambientazione condivide con il periodo storico detto “Medioevo” non soltanto usi e costumi, livello tecnologico e stili archettonici e/o artistici simili a quelli del Basso medioevo. E spesso i personaggi condividono punti di vista e valori tipici di quel tempo. Naturalmente, gli elementi fantastici possono dare origine a centinania di intepretazioni dell’epoca medievale. L’ambientazione fantasy può pure essere un mondo alternativo, che sfrutta le forti suggestioni del periodo “medievale”, tuttavia molte opere fantasy sfruttano anche elementi presenti in altri periodi storici.
Mondi alternativi e dark fantasy
Si tratta di opere la cui ambientazione è del tutto fantastica oppure contiene elementi di altri generi narrativi. Uno tra questi è il dark fantasy, che sfrutta elementi tipici dell’horror, con un’ambientazione medievaleggiante dove spesso il male sembra prevalere sul bene. Oppure lo sci-fi & fantasy: ambientazione con elementi sia fantastici che fantascientifici. Un esempio tra i manga ancora in corso è sicuramente la serie Ariadne in the Blue Sky di Norihiro Yagi.
Per quanto riguarda invece il genere post-apocalittico con ambentazione fantasy medievaleggiante, abbiamo nel fumetto italiano il noto Brendon: una serie a fumetti Bonelli di Claudio Chiaverotti, ambientata in un futuro post-apocalittico, dove l’umanità è tornata in un contesto socioculturale molto simile al Medioevo. L’ambientazione ideata da Chieverotti è anche molto cupa, con diversi elementi ripresi dall’horror, tipici del dark fantasy. Tutto questo per dimsotrare come non sia così netto il confine tra fantascienza e fantastico.
Genere letterario: Sentimentale
Il conflitto del protagonista, come avevavo già accennato nel IV parte di “Fare un fumetto: il protagonista”, è il raggiungimento di una relazione con la persona amata oppure salvare una difficile relazione. Meglio ancora, il conflitto è il raggiungiento del desiderio amoroso del protagonista. Ma in questo genere di opere, anche i personaggi secondari e i loro conflitti, spesso, si intrecciano con quello del protagonista. L’antagonista può essere sia la persona amata, che per varie ragioni non corrisponde il protagonista, che una persona che ostacola la relazione dei due personaggi principali. Anche il genere sentimentale a tre principali sottogeneri.
Sentimentale drammatico
A prescindere se ci sia o meno un lieto fine, la storia è scritta con un tono drammatico, in modo da enfatizzare il difficile conflitto del protagonista e degli altri personaggi. La storia tocca temi difficili e affronta situazioni realistiche e spesso autobiografiche.
Sentimantale romantico
La storia non ha un tono né drammatico né leggero come per la commedia, ma enfatizza i sentimenti dei personaggi in modo quasi potetico, dando grande importanza a situazioni legate all‘immagiario romantico.
Commedia sentimentale
Una narrazione leggera e, alle volte, con elementi comici o demenziali. Anche se in alcuni momenti topici della storia, come nel climax, il tono può cambiare e avvicinarsi al genere drammatico per la risoluzione del conflitto amoroso. Soprattutto nel manga, le commedie sentimantali hanno sempre un cambio di tono per enfatizzare il conflitto del protagonista nei momenti chiave della narrazione.
Erotico
Le regole sono simili a quelle del genere sentimentale, sicché è possibile scrivere storie sentimentali con elementi erotici. Prendiamo ad esempio I”s di Masakazu Katsura o altri manga di genere ecchi, che hanno forti contenuti sentimentali. L’obiettivo del protagonista non è la relazione sentimentale, o almeno quest’ultima passa in secondo piano, mentre il desiderio sessuale sta alla base del conflitto vissuto dai personaggi. Cioè, la brama sessuale che prende il sopravvento anche sui sentimenti del protagonista. Pure il genere erotico può avere diversi sottogeneri, come per esempio storie di sesso esplicito che ricadono nel pornografico.
Il tono nei generi letterari
Importante è capire che ogni genere narrativo ha un tono legato al sentimento che prevale all‘interno dell‘opera. Il protagonista vive un conflitto, ma a prescindere da quello esso sia, è sempre accompagnato dal sentimento più importante per il genere di narrazione in cui ricade la storia. Prendiamo ad esempio il genere avventura, dove sia l’avventuriero, il mercenario che il classico che l’eroe senza macchia, sono mossi sempre da ideali legati al sentimento dell’ambiazione, a prescindere se siano altruistici o no.
- Noir-Giallo-Thriller-Legal-Poliziesco: Curiosità
- Horror-Survival-Splatter: Paura
- Avventura-Western-Mistero: Ambizione
- Fantascienza: Ambizione e Curiosità
- Fantasy: Ambizione e Fede
- Sentimentale: Amore
- Erotico: Bramosia
Come sempre, ringraziamo l’illustratrice Debora Pafico per la copertina dell’articolo.
Affascinato dalle storie di Arda, ho cercato di capire perché Tolkien sostenesse che a essere immaginario è solo il tempo in cui sono ambientati i suoi racconti. Ho così iniziato un cammino che mi ha portato ad amare quel senso profondo della realtà che si può sintetizzare con il Viaggio dell’Eroe, di cui la Storia delle storie è per me la massima espressione. Dunque, mi occupo di sceneggiatura, spiritualità e narrativa!