Essere nerd, cosa significa?
Un nerd di solito è una persona con una spiccata passione per tecnologia, videogiochi, giochi di ruolo, fumetti e altri passioni legate alla cultura nerd. Non è solo uno stereotipo quello che vedrebbe nei nerd individui solitari e con una ridotta propensione alla socializzazione, ma è una solida realtà (il più delle volte). Infatti i cosiddetti “nerd” sono tendenzialmente introversi, anche se esistono individui che fanno eccezione. Cioè, di natura estroversa. E fino a non molto tempo fa la parola “nerd” era una sorta di dispregiativo, un sinonimo di secchione o addirittura di sfigato. Ma con il dilagare della cultura nerd nasce un “orgoglio” negli individui che come tali si riconosco. Adesso può anche accadere il contrario: che un nerd si consideri addirittura “migliore” di persone con altre attitudini umane, come chi valorizza molto la popolarità, l’aspetto fisico e/o la moda.
L’origine etimologica
L’etimologia della parola “nerd” non è mai stata chiarita del tutto. Al riguardo ci sono varie teorie. Una delle più note sostiene che sia l’acronimo di Northern Electric Research and Development, azienda in cui gli impiegati avevano dei pocket protector con l’acronimo N.E.R.D. stampato sopra. Ma se cercherete nel web troverete almeno una decina di teorie diverse al riguardo, che risalgono agli ’80. Fatto sta che con l’avvento di forme d’intrattenimento più adatte alle personalità introverse, fu chiaro che una parte dei giovani si identificano in tale categoria. Tuttavia, in Occidente l’80% della popolazione è tendenzialmente estroversa e portata per ben altre passioni. Quindi per molto tempo la parola “nerd” venne usata come un dispregiativo verso quei ragazzi che non socializzavano facilmente e che tendevano ad avvicinarsi solo a persone con i loro stessi interessi.
L’orgoglio dei nerd
La maggior parte dei creativi che scrivono serie tv, romanzi fantasy o fantascientifici, fumetti e che lavorano nel mondo delle aziende tecnologiche si considerano nerdoni della peggior specie. Così era inevitabile che gli autori del mondo dell’intrattenimento valorizzassero tali figure, creando una sorta di orgoglio nerd. Un esempio eclatante è la serie The Big Bang Theory: sitcom dedicata ad una comitiva di nerd. Ma nello stesso periodo anche altre serie televisive, fumetti e film hanno fatto altrettanto, portando i nerd a sentirsi orgogliosi del loro modo di essere.
La tassonomia dei nerd
Una sottospecie è il geek: chi possiede una particolare propensione per l’informatica, i videogiochi e la tecnologia. Anche tra i geek, in tempi recenti, è nato un “orgoglio geek”, dovuto a ragioni non dissimili da quella viste sopra. Esistono anche gli otaku: gli appassionati della cultura giapponese, spesso amanti di light novel, dorama, manga ed anime. Per i giapponesi la parola “otaku” equivale a quella di “nerd”. Così come da noi, anche in Giappone per molto tempo la parola otaku fu usata come un dispregiativo. Tuttavia, anche tra i giapponesi è nato un “orgoglio otaku”, dovuto in parte ad opere come Kuragehime – La principessa medusa e Wotakoi: : Love is Hard for Otaku, giusto per citare le più note.
Il ritorno degli anni ’80-90
Periodo molto amato dai nerd, che è tornato a spopolare sia nel mondo del cinema che delle serie televisive. Si possono fare degli esempi, come Stranger Things e Ghostbusters: Legacy. La ragione è legata al desiderio nostalgico della categoria di consumatori che più ama spendere al momento. Per l’appunto le persone nate agli inizi degli anni ’80. Pertanto, si tratta solo di una mirata strategia legata al target di queste opere care alla cultura popolare della generazione Y.
Conclusione
La cultura nerd è ormai onnipresente in gran parte della comunicazione di massa e dell’intrattenimento. Dunque, l’essere nerd oggigiorno non è più considerato un modo di essere da “sfigati”, ma ci riferisce a persona con passioni fortemente marcate per tutto ciò che è puramente mentale. Questo ha portato anche alla consapevolezza che una buona fetta dei nerd d’oggi lavora nell’ambito del mondo dell’intrattenimento, ampliando così la cultura nerd. Ormai, per quanto alcuni nerd siano personaggi bizzarri, nessuno osa vederli più come degli “sfigati”, “strambi”, eccetera. Invero, molti nerd sono davvero degli stramboidi, incluso il sottoscritto , ma vivere imparando ad accettare le proprie zone d’ombra richiede una grande onestà con sé stessi.
Affascinato dalle storie di Arda, ho cercato di capire perché Tolkien sostenesse che a essere immaginario è solo il tempo in cui sono ambientati i suoi racconti. Ho così iniziato un cammino che mi ha portato ad amare quel senso profondo della realtà che si può sintetizzare con il Viaggio dell’Eroe, di cui la Storia delle storie è per me la massima espressione. Dunque, mi occupo di sceneggiatura, spiritualità e narrativa!